Si è conclusa l’attività della commissione d’indagine nominata dal Ministro dell’Interno Piantedosi per valutare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata a Capaccio Paestum, dopo l’inchiesta che ha coinvolto l’ex sindaco Franco Alfieri e l’imprenditore Roberto Squecco.
La commissione
A comporre l’organismo sono stati il viceprefetto Savina Macchiarello, il maggiore dei Carabinieri Vincenzo Izzo e la dirigente amministrativa Franca Maietta.
L’attività, dopo i primi tre mesi, era stata prorogata per altri tre. Nelle scorse ore si è giunti alla conclusione della relazione, che verrà consegnata al Prefetto, il quale entro 45 giorni dovrà inviare le sue deduzioni al Ministero dell’Interno.
Le previsioni del Tuel
Come previsto dal Tuel (Testo Unico degli Enti Locale), può essere disposto lo scioglimento del consiglio comunale o altri provvedimenti necessari a far cessare immediatamente il pregiudizio in atto e ricondurre alla normalità la vita amministrativa dell’Ente, inclusa la sospensione dall’impiego del dipendente, ovvero la sua destinazione ad altro ufficio o mansione, con obbligo di avvio del procedimento disciplinare da parte dell’autorità competente.
Anche in caso di mancato scioglimento, il Ministero dell’Interno comunica entro tre mesi la conclusione del procedimento.
Il decreto di scioglimento conserva i suoi effetti per un periodo compreso tra dodici e diciotto mesi, prorogabili fino a un massimo di ventiquattro mesi in casi eccezionali. Inoltre, possono essere previsti provvedimenti nei confronti dei soggetti coinvolti, che potrebbero non candidarsi ai due turni elettorali successivi allo scioglimento o per un periodo determinato.
Attesa per le decisioni della commissione
A Capaccio Paestum c’è attesa per conoscere quanto la commissione d’indagine ha riscontrato. Ci vorrà tempo; nell’attesa, l’amministrazione comunale si trova ad affrontare un periodo non semplice, con i consiglieri di maggioranza che valutano la sfiducia al sindaco Paolino.

