
La contrada di Moio Alto ad Agropoli è al centro dell’attenzione in seguito all’arrivo di cittadini extracomunitari ospitati in una struttura locale. Le preoccupazioni della cittadinanza hanno spinto il consigliere comunale Raffaele Pesce a intervenire pubblicamente confermando di essersi attivato immediatamente, contattando il vicecomandante della Polizia Locale e recandosi presso gli uffici comunali per ottenere informazioni.
Il consigliere ha assicurato che gli uffici tecnici e di Polizia Locale stanno conducendo controlli e sopralluoghi sull’immobile coinvolto, verificando le pratiche relative e i requisiti di legge. Pesce ha anche annunciato che richiederà l’intero incartamento per esaminare la documentazione, mantenendo un approccio “obiettivo” e puntando a fare chiarezza senza inutili allarmismi.
“Le preoccupazioni sono fondate, intendiamoci, ma vanno allontanati gli eccessivi allarmismi e, ancor peggio, le derive razzistiche”, ha sottolineato il consigliere, cercando di bilanciare la legittima inquietudine dei residenti con la necessità di mantenere un dibattito sereno e costruttivo.
Un punto cruciale sollevato da Pesce riguarda la gestione della comunicazione e la presenza istituzionale. Il consigliere ha ricordato che le scelte relative all’accoglienza sono di competenza prefettizia, e quindi del Ministero dell’Interno. Tuttavia, ha espresso forte critica riguardo all’assenza di rappresentanti dell’ente comunale durante il primo sopralluogo della commissione prefettizia (che includeva ASL e Vigili del Fuoco), avvenuto il 27 agosto, nonostante la comunicazione ufficiale fosse stata inviata il 25 dello stesso mese.
“Devo purtroppo dire che nessun rappresentante dell’ente fosse presente al primo sopralluogo della commissione prefettizia […] nonostante la comunicazione ufficiale”, ha dichiarato Pesce, annunciando che chiederà chiarimenti ufficiali in merito a tale mancata presenza.
Inoltre, il consigliere ha evidenziato come il Comune avrebbe avuto il dovere di avvisare preventivamente la popolazione di Moio Alto e dell’intera contrada riguardo a quanto stava accadendo o sarebbe accaduto a breve. La critica è rivolta, dunque, non alla scelta prefettizia in sé, ma alla mancanza di comunicazione e trasparenza da parte dell’amministrazione locale nei confronti dei propri cittadini.