Continua a far discutere la definizione della Rete Oncologica sul territorio regionale. Il gruppo tecnico di lavoro voluto dalla regione Campania, infatti, ha elaborato lāelenco provvisorio delle neoplasie trattabili chirurgicamente nelle singole strutture ospedaliere.
Rete oncologica nel Cilento: il boom delle strutture private
Ciò che immediatamente salta allāocchio ĆØ una riduzione dei servizi sia per il āCurtoā di Polla che per il āSan Luca di Vallo della Lucania e in generale per le strutture pubbliche.
Solo presso il Dea di Nocera ā Pagani (questāultimo un ospedale ad indirizzo oncologico) si garantisce una cura di quasi tutte le neoplasie.
Lāofferta più ampia, invece, lāassicurano le strutture accreditate, in particolare una nel Cilento e lāaltra a Salerno. Un dato evidenziato anche dai sindacati che contestano le previsioni regionali che prevedono servizi a macchia di leopardo, costringendo i pazienti anche a lunghi viaggi per avere delle cure. Lāutente, inoltre, sempre più, viene costretto a scegliere cliniche private anzichĆ© pubbliche.
Gli ospedali pubblici
Lāatto interno dellāAsl Salerno relativo alla rete oncologica nel Cilento e nel salernitano risale allo scorso giugno. Doveva essere un documento riservato, ma ormai ĆØ di dominio pubblico e sul caso fioccano le polemiche.
Sia lāospedale di Polla che quello di Vallo della Lucania vengono privati di numerosi trattamenti chirurgici. Se nel caso del presidio valdianese sono arrivate rassicurazioni su un possibile nuovo aggiornamento dei servizi (il piano provvisorio garantisce solo interventi a colon, retto e fegato), per Vallo della Lucania ci si interroga sui motivi che hanno portato ad unariduzione delle neoplasie trattabile, limitate alle sole patologie della cervice uterina e dellāovaio.
Per tutte le altre ci si potrĆ rivolgere alla casa di cura Cobellis (accreditata per tutte le neoplasie ad eccezione di quelle del sistema nervoso). In alternativa cāĆØ la clinica Tortorella (escluse neoplasie al pancreas, polmone, prostata e sistema nervoso).
Se ĆØ vero che lāelenco dei presidi nella rete oncologica ha un aggiornamento periodico (anche in base ai numeri degli interventi eseguiti) va detto che il San Luca avrebbe tutti i numeri per continuare a garantire più servizi.
Al momento nessun passo indietro dalla commissione regionale sulla rete oncologica nel Cilento. Al contrario una nota dellāAsl Salerno datata 24 agosto precisa che dallo scorso primo settembre Ā«le strutture escluse dalla rete oncologica per il trattamento chirurgico delle specifiche neoplasie non potranno eseguire i relativi ricoveri programmati per eseguire tali interventiĀ».
Nel comprensorio cilentano, dunque, il principale riferimento per la cura delle patologie tumorali sarĆ una struttura privata, la Cobellis. Lāaltra clinica privata, lāICM di Agropoli, potrĆ assicurare solo interventi per Melanoma e tiroide.