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Gioi: i percettori del reddito di cittadinanza svolgeranno lavori di pubblica utilità

I cittadini beneficiari del sostegno al reddito saranno divisi in vari settori

A cura di Antonio Pagano Pubblicato il 6 Settembre 2020
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Il Comune di Gioi, con a capo il sindaco Maria Teresa Scarpa, è pronto ad utilizzare i percettori del reddito di cittadinanza per lavori di pubblica utilità. Per alcuni mesi, quindi, i cittadini beneficiari del sostegno al reddito erogato dallo Stato saranno di supporto al personale addetto alle attività riguardanti l’ambito sociale, ambientale e la tutela dei beni comuni.
In particolare i contesti di utilizzo dei percettori del reddito di cittadinanza sono stati divisi nelle seguenti macroaree: supporto alla scuola, supporto al Museo Interattivo di Gioi (MIG) e al settore Culturale-Turistico nel suo complesso, supporto agli uffici comunali per aggiornamento e riorganizzazione archivi, supporto alle attività programmate dal settore Politiche Sociali, supporto alla gestione delle aree verdi comunali e al monitoraggio dello stato del patrimonio agrosilvopastorale.

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La fase 2 del reddito di cittadinanza, quella in cui i percettori sono obbligati a svolgere lavori di pubblica utilità presso il comune di residenza, ha preso il via con il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 gennaio.
I beneficiari del reddito di cittadinanza, tranne gli esonerati, devono essere convocati da parte dei centri per l’impiego con la firma del Patto per il lavoro. Si tratta di prestazioni non retribuite e la mancata accettazione della condizione stabilita dal decreto da parte di uno dei componenti del nucleo familiare determina la decadenza del sussidio.

I progetti utili per la collettività non devono superare le 8 ore settimanali e vengono svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Le 8 ore settimanali previste si possono svolgere in un solo giorno o in più giorni della settimana e anche in un solo periodo del mese.

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