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Emergenza coronavirus, la riflessione di Pino Merola

A cura di Comunicato Stampa
Pubblicato il 20 Marzo 2020
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Emergenza coronavirus. Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di Pino Merola, consulente e blogger di Sapri.

OGGI 20 MARZO BOLLETTINO DI GUERRA 627 MORTI 4670 NUOVI CONTAGIATI.
QUANDO NON SI HA IL CORAGGIO DI CHIUDERE LE FABBRICHE, METRO E TRENINE PENDOLARI
MI sembra assolutamente RIDICOLO CHE IN CAMPANIA NON SI POSSA NEANCHE USCIRE PER FARE UNA PASSEGGIATA, A RISCHIO DI ESSERE DENUNCIATI, E DOVE NON CI SONO FOCOLAI, MENTRE A MILANO, BERGAMO E BRESCIA, DOVE GLI OSPEDALI STANNO ESPLODENDO SI CONTINUANO A MANTENERE APERTE FABBRICHE METROPOLITANE E TRENINI DEI PENDOLARI.
IL DIO DENARO NON RISPARMIA NESSUNO E IL PREMIER PALESEMENTE DIPENDENTE DEI POTERI FINANZIARI STA FACENDO UNA PESSIMA FIGURA, COME PERSONA.
627 morti e 4670 nuovi contagi
Coronavirus, oggi 20 maggio 2020 il bollettino di “guerra” ha raggiunto il massimo dall’inizio dell’epidemia e si crede che non sia ancora raggiunto il picco.
Bilancio in Italia: 37.860 contagiati totali, 4.032 decessi, 5.129 guariti, 2.655 in terapia intensiva.
Sono 37.860 i contagiati NUOVI DI OGGI da coronavirus, 4.670 in più rispetto a ieri 19 MARZO 2020.
Lo ha detto BORRELLI COMMISSARIO ALL’EMERGENZA nella conferenza stampa quotidiana alla Protezione civile. I decessi salgono a 627 “PERSONE” e a quota totale di 4.032, i pazienti guariti sono 5.129 (689 in più rispetto a ieri).
Il numero complessivo dei contagiati da inizio epidemia ha raggiunto i 47.021, in aumento di 5.322 casi.
ndr
Riteniamo insufficienti le misure governative per contrastare la diffusione del virus troppe diversità da chi è costretto a restare a casa e chi invece può continuare ad andare a lavorare intasando metro, trenini pendolari e quant’altro.
Allora Se si vuole effettivamente bloccare la pandemia che sta mietendo vittime soprattutto a Milano, Bergamo e Brescia si deve Avere il coraggio di chiudere tutte le attività, fabbriche incluse, grandi e piccole, di qualsiasi tipo tutti a casa ma proprio tutti per una settimana. A Milano la metro è ancora affollata di lavoratori, e altrimenti non si Spiegherebbero altri 4000 e piu’ positivi in un giorno.
Sarebbe impossibile se tutti restassero a casa. In questo, grande incompetenza della protezione civile e politica dell’esecutivo, e delle parti sociali, come al solito nelle nelle cose negative siamo sempre al primo posto.
La decisione di Conte di chiudere l’Italia ma solo dei negozi e degli esercizi commerciali, e lasciare aperte le fabbriche e le attività produttive, sta generando MORTE AGLI ITALIANI E MORTE DEL PIL CHE PARTE DA -8%.
PROTESTE NEGLI STABILIMENTI ITALIANI, Scioperi spontanei sono segnalati da Brescia a Mantova, i sindacati sono in allarme perché vengano garantiti i livelli di sicurezza dal punto di vista sanitario. (E AGGIUNGIAMO VENGANO CHIUSI I TRASPORTI PUBBLICI).
Nel pomeriggio DI OGGI le sigle dei metalmeccanici UNITARIAMENTE CON Fim, Fiom, Uilm, PROTESTANO LA NECESSITA’ DI UNA MOMENTANEA CHIUSURA di tutte le imprese metalmeccaniche, “a prescindere dal contratto utilizzato, fino a domenica 22 marzo, al fine di sanificare, E mettere in sicurezza e riorganizzare tutti i luoghi di lavoro”.
L’escalation DEI CONTAGIATI E DEI MORTI, CREA FORTI PREOCCUPAZIONI NON SOLO PER IL DOLORE DELLE PERDITE MA ANCHE PER L’ESTENSIONE DELL’EPIDEMIA IN TUTTA ITALIA.
DOMANI il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha convocato alle 11 una videoconferenza da Palazzo Chigi con le associazioni industriali e i sindacati e alla presenza dei ministri del Lavoro, Nunzia Catalfo, dell’Economia, Roberto Gualtieri, e della Salute, Roberto Speranza. Oggetto della discussione, riportano fonti di Palazzo Chigi, sarà “l’attuazione delle previsioni contenute nell’ultimo Dpcm riguardanti i protocolli di sicurezza nelle fabbriche a tutela della salute dei lavoratori”.

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