
Con l’avvicinarsi di dicembre, l’attenzione delle famiglie e dei lavoratori salernitani si sposta sulle scadenze economiche di fine anno. Il mese prossimo, infatti, rappresenta un momento cruciale per la liquidità dei nuclei familiari, grazie all’arrivo della tanto attesa tredicesima mensilità e, per molti beneficiari, del cosiddetto Bonus Natale.
Facciamo chiarezza sulle date di accredito previste per il 2025 e sui requisiti necessari per accedere alle indennità supplementari, distinguendo tra pensionati, dipendenti pubblici e lavoratori del settore privato.
I primi a ricevere la gratifica natalizia saranno, come di consueto, i pensionati. L’INPS erogherà la tredicesima unitamente alla pensione di dicembre. Poiché il primo giorno del mese è lavorativo, i pagamenti partiranno regolarmente lunedì 1 dicembre 2025.
Questa data vale sia per chi ha l’accredito diretto su conto corrente bancario o postale, sia per chi ritira l’assegno in contanti presso gli uffici postali (salvo diverse turnazioni alfabetiche stabilite localmente dagli uffici postali dei nostri comuni). Si ricorda che l’importo della tredicesima per i pensionati è tassato con le aliquote IRPEF ordinarie, quindi l’importo netto potrebbe differire leggermente dalla mensilità standard.
Per quanto riguarda i dipendenti della Pubblica Amministrazione (insegnanti, personale sanitario, forze dell’ordine), il portale NoiPA gestisce le emissioni speciali. Generalmente, l’esigibilità della tredicesima avviene in anticipo rispetto allo stipendio ordinario.
Per il 2025, le date da segnare sul calendario sono:
Nel settore privato, le tempistiche sono regolate dai singoli Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) o dagli accordi aziendali. Tuttavia, la regola generale impone che la tredicesima venga erogata in tempo utile per le feste natalizie. La maggior parte delle aziende provvede al pagamento entro la vigilia di Natale, solitamente intorno al 18-20 dicembre, per permettere ai lavoratori di affrontare le spese festive.
Grande attenzione quest’anno è riservata anche al “Bonus Natale” (ex indennità una tantum). Si tratta di un contributo fino a 100 euro netti che viene erogato insieme alla tredicesima mensilità ai lavoratori dipendenti che rispettano specifici requisiti di reddito e familiari.
Per ottenerlo, non è sufficiente rientrare nelle soglie di reddito (generalmente un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro), ma è necessario che il lavoratore abbia “capienza fiscale” (ovvero l’imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente deve essere superiore alle detrazioni spettanti). Inoltre, il bonus è spesso legato alla presenza di familiari a carico (coniuge e/o figli).
È fondamentale ricordare che, a differenza della tredicesima che è automatica, il Bonus Natale deve essere spesso richiesto dal lavoratore al proprio datore di lavoro tramite un’autocertificazione in cui si dichiara di averne diritto e si indicano i codici fiscali dei familiari a carico.