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Pensionati salernitani manifestano in regione. Protesta per liste d’attesa e addizionale Irpef

Protesta dei pensionati della Cisl davanti alla Regione Campania. Cortazzi (Cisl Salerno): “Situazione sanitaria assurda e non più sostenibile”

A cura di Comunicato Stampa
Pubblicato il 8 Novembre 2025
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Protesta pensionati Salerno

Oltre 1.000 pensionati aderenti alla Fnp Cisl Campania hanno manifestato ieri mattina davanti al palazzo della Giunta regionale, per protestare contro le liste d’attesa interminabili nella sanità pubblica e l’addizionale Irpef regionale giudicata troppo onerosa per chi vive con pensioni basse.

L’appello alle forze politiche

Durante il presidio, il segretario generale della Fnp Cisl Campania, Antonio Maglio, e il sub-reggente della Fnp Napoli, Lorenzo Medici, hanno rivolto un appello ai candidati presidenti e alle forze politiche impegnate nella competizione elettorale del 23 e 24 novembre, chiedendo impegni chiari e concreti su due questioni considerate dal sindacato “vere e proprie emergenze sociali”.

Alla manifestazione hanno preso parte anche il sub-reggente della Cisl Campania, Franco Berardi, e i segretari provinciali della Fnp provenienti da tutta la regione.
Nel corso dell’iniziativa è stato ricordato che “la Campania ha le pensioni più basse d’Italia, con una media di circa mille euro al mese, e la più alta addizionale regionale, pari al 3,3%, quasi il doppio della Lombardia”.

La Fnp Cisl chiede che nella prossima legge di bilancio venga istituito un fondo specifico per il taglio dell’addizionale regionale a favore delle fasce deboli, e che venga garantito il rispetto della legge sui tempi massimi di attesa, fissati in 120 giorni per le prestazioni ambulatoriali, contro un’attesa media che oggi può superare l’anno e mezzo.

Il commento

“Questa battaglia della Campania è di tutto il Paese”, ha dichiarato Franco Berardi, sub-reggente della Cisl Campania. “Vogliamo raggiungere questi obiettivi e non ci stancheremo di farlo. Le piazze sono dei giovani ma anche nostre, dei pensionati che sono stati il motore di questo Paese e che ancora oggi rappresentano il sostegno di tante famiglie in difficoltà”.

Sulla situazione della provincia di Salerno è intervenuta la segretaria generale della Cisl Salerno, Marilina Cortazzi, presente alla manifestazione e che ha denunciato la gravità delle condizioni del sistema sanitario locale: “È una situazione assurda e non più sostenibile quella delle lunghissime attese cui devono sottostare i cittadini della provincia di Salerno e della Campania per accedere ai controlli e alle cure necessarie. Ogni giorno si lede un diritto inalienabile all’assistenza sanitaria, colpendo in particolare le persone anziane o con patologie gravi”.

La Cortazzi ha poi lanciato un appello alle istituzioni regionali: “Chiediamo al prossimo assessore alla Sanità di prendersi la responsabilità di portare avanti una vera battaglia di civiltà. Non è accettabile che nella prima settimana di ogni mese i fondi per gli esami diagnostici siano già terminati e che l’unica alternativa resti quella a pagamento. Curarsi è un diritto costituzionale che non può diventare privilegio dei più ricchi”.

Infine, la leader della Cisl salernitana ha espresso profonda preoccupazione per la progressiva chiusura dei presidi ospedalieri in provincia, che sta aggravando ulteriormente la situazione sanitaria del territorio: “La chiusura o il ridimensionamento di presidi ospedalieri fondamentali priva intere comunità del diritto alla cura. In molte aree interne, i cittadini sono costretti a percorrere decine di chilometri per una visita o un esame. È inaccettabile: la sanità pubblica deve tornare ad essere realmente accessibile e gratuita per tutti, anche in Campania”.

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TAG:cislSalerno
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