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Ospedale di Agropoli, la FP CGIL incalza l’ASL: “Pronto Soccorso non sia solo una promessa elettorale”

La Federazione Provinciale (FP) CGIL di Salerno ha espresso soddisfazione per la recente notizia della volonta di procedere alla modifica dell’Atto Aziendale dell’ASL Salerno, che prevede formalmente l’istituzione del Pronto Soccorso presso l’Ospedale di Agropoli. Questo cambiamento, a lungo richiesto dal sindacato, è ritenuto un segnale concreto verso il ripristino del servizio di emergenza-urgenza e il pieno riconoscimento del diritto alla salute per la comunità cilentana.

Tuttavia, a pochi giorni dalle elezioni, la FP CGIL Salerno ha sollevato forti preoccupazioni riguardo alla mancata attuazione di quanto promesso. “Tuttavia siamo costretti a notare che dalle promesse d’inizio campagna elettorale, a 10 giorni dall’appuntamento elettorale, non si è ancora passati ai fatti” hanno dichiarato i rappresentanti sindacali. L’organizzazione sindacale chiede che l’istituzione del Pronto Soccorso sia una scelta strutturale e definitiva, non legata al clima elettorale, per restituire dignità all’ospedale, ai cittadini e ai lavoratori.

I numeri del presidio e il mancato rispetto della normativa

La FP CGIL Salerno ha avuto un ruolo determinante in questa battaglia per la sanità pubblica, portando all’attenzione i dati di accesso al Punto di Primo Intervento (PPI) di Agropoli, che con oltre 12.000 accessi nel 2024, ha di fatto operato come un Pronto Soccorso.

Già lo scorso 16 ottobre, il sindacato aveva sollecitato l’ASL a “passare dalle promesse ai fatti”, evidenziando che il presidio è classificato come “area particolarmente disagiata”. Secondo il DM 70/2015, queste aree devono essere dotate di un servizio di emergenza pienamente operativo, configurandosi, di fatto, come un Pronto Soccorso a tutti gli effetti.

Il sindacato ha anche smentito la notizia secondo cui sarebbe più semplice reclutare personale per un PPI rispetto a un Pronto Soccorso, ricordando che il Decreto Bollette ha equiparato i criteri di assunzione. Al contrario, la difficoltà è maggiore in assenza dei necessari supporti ospedalieri che la FP CGIL continua a rivendicare, come l’assenza di servizi essenziali quali cardiologia e rianimazione.

Le richieste per il rilancio dell’ospedale: Pronto Soccorso e Riabilitazione

Le priorità della FP CGIL per l’Ospedale di Agropoli non si limitano all’atto formale, ma puntano al pieno rispetto della normativa e dell’Atto Aziendale. Le richieste sono chiare:

  • Attivazione del Pronto Soccorso con personale e attrezzature adeguate.
  • Attivazione dei servizi di chirurgia previsti dal DM 70/2015 per le aree disagiate.
  • Copertura dei posti letto mancanti della Lungodegenza.
  • Apertura della Riabilitazione con 60 posti letto e della Terapia Iperbarica con la presenza di rianimatori.

Secondo il sindacato, il presidio deve diventare un punto di riferimento stabile per il Cilento, alleggerendo le strutture dell’area nord e servendo da porta di accesso per l’Hub cardiologico e neurologico del DEA di Vallo della Lucania. La presenza di rianimatori e cardiologi è imprescindibile per garantire l’efficienza della “Rete tempo dipendente” e per sostenere il ruolo dell’ospedale come polo di Riabilitazione Intensiva.

La mobilitazione per la sanità pubblica

La FP CGIL ha espresso forte preoccupazione per il destino della riabilitazione pubblica nell’area sud della provincia, in quanto le attività sono in corso solo nel presidio di Scafati (area nord) e ridotte al Da Procida di Salerno.

“Siamo pronti a tutte le forme di mobilitazione per evitare che si riduca ulteriormente il perimetro del servizio sanitario pubblico nel settore della riabilitazione, che ha già ceduto troppo spazio ai privati”, hanno ribadito i sindacalisti.

Il sindacato rivendica con forza che il Servizio Sanitario Pubblico deve continuare a essere il punto di riferimento fondamentale per la tutela della salute e per l’accesso equo alle cure, garantendo ai cittadini di poter portare avanti i propri percorsi di riabilitazione nei presidi pubblici.

Nelle prossime ore, la FP CGIL continuerà a seguire da vicino la vicenda, affinché gli annunci si trasformino in una realtà concreta e Agropoli possa disporre di un vero servizio di emergenza-urgenza “sicuro, efficiente e dignitoso”.

I rappresentanti Antonio Capezzuto (Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Salerno), Massimiliano Voza (coordinatore Medici e Dirigenti SSN della FP CGIL Salerno) e Domenico Vrenna (coordinatore Area Sud sanità) hanno concluso: “Non è accettabile che l’ospedale di Agropoli resti fermo e che né il polo riabilitativo previsto dagli atti aziendali, né il Pronto Soccorso promesso all’inizio della campagna elettorale, vengano effettivamente realizzati”.

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