Il naspro rappresenta l’elemento distintivo della pasticceria tradizionale del Cilento, una glassa finissima capace di impreziosire ogni tipo di preparazione. Che si tratti di celebrare il Natale, la Pasqua o il Carnevale, i dolci ricoperti di naspro sono da sempre i protagonisti assoluti delle tavole in festa. Questa preparazione consiste in un composto di zucchero lavorato a temperature precise, fino a ottenere una glassa morbida, liscia e dal colore bianco candido.
Nell’antica tradizione locale, il naspro era considerato l’ingrediente principe per rifinire una vasta gamma di prelibatezze: dai classici taralli alla zita ai biscotti, passando per ciambelle e soffici quadrotti di pan di spagna.
Gli ingredienti della tradizione
Per realizzare il naspro secondo la ricetta originale, sono necessari pochi elementi naturali, la cui combinazione richiede però precisione e cura nella scelta delle dosi:
- 1 kg di zucchero
- 150 ml di acqua (circa un bicchiere)
- Succo di un limone
Questi componenti, seppur semplici, danno vita a una delle ricette più antiche tramandate di generazione in generazione, preservando un sapore unico che caratterizza i dolci dell’antica tradizione cilentana.
Il procedimento: una lavorazione lenta e certosina
La preparazione del naspro non è solo una questione di ingredienti, ma di tecnica e pazienza. Il processo inizia ponendo lo zucchero sul fuoco insieme all’acqua e al succo di limone. La cottura richiede una “lavorazione lenta e certosina” per garantire che lo zucchero si sciolga correttamente senza caramellare eccessivamente.
Il segreto della riuscita risiede nel monitoraggio della densità: la soluzione di acqua e zucchero in ebollizione può considerarsi pronta solo quando il composto “fila”. È proprio questo il momento esatto in cui bisogna intervenire con la lavorazione manuale.
La finitura e il punto di bianco
Una volta raggiunta la giusta consistenza, il composto deve essere lavorato energicamente con una spatola. Questa fase è fondamentale per trasformare lo sciroppo in una glassa vera e propria. Il risultato finale è considerato perfetto quando la glassa raggiunge un elevato punto di bianco e una superficie perfettamente liscia, pronta per essere stesa sui dolci tipici.
Grazie a questa tecnica, il naspro avvolge i dessert garantendo una consistenza morbida e un’estetica impeccabile, mantenendo viva l’eredità gastronomica del Cilento.
