Era stato annunciato da giorni e, quest’oggi, in località Mattine di Agropoli, tanti sono stati i cittadini scesi in strada per protestare contro la scelta definita “scellerata” dai presenti di realizzare un nuovo impianto a biomasse a Terzerìe.
Centinaia di persone presenti con la partecipazione anche di gruppi di dipendenti delle aziende della zona industriale prossima alla località individuata per la realizzazione del mega impianto.
Tante le domande che attendono risposte
Tante sono le domande che ancora attendono risposte immediate. Il Comitato 5 Terre, rappresentato da Nicola Rizzo, intanto scende in strada e lo fa con l’intento di sollecitare una reazione delle amministrazioni intervenute su questa decisione.
Decisione non condivisa con la comunità che, a gran voce oggi, per strada afferma: “noi abbiamo già dato!”.
I cittadini affermano di aver già subìto le conseguenze indirette della presenza di un impianto a pochi passi dalle proprie abitazioni.
Amministratori, grandi assenti alla manifestazione
Lo scontento e le perplessità per questo progetto ormai in fase di realizzazione derivano dall’esperienza gia avuta con l’impianto sito ad Albanella a pochi chilometri da Terzerie.
Le amministrazioni comunali , grandi assenti di questa giornata, non si sintonizzano sulle richieste legittime del comitato cinque terre.
Nessun viso noto, nessun rappresentante istituzionale dei cinque comuni interessati dall’impianto in questione.
Unica rappresentante a partecipare Michela Cantalupo, consigliera di minoranza del comune di Ogliastro Cilento, che lamenta l’assoluta assenza di confonto con la maggioranza.
I numeri del mega impianto
Si prevede che l’impianto sia in grado di effettuare uno smaltimento di 125.000 tonnellate di rifiuti all’anno con un passaggio quotidiano di circa 20 autotreni a tre assi per il rifornimento.
Numeri che preoccupano il territorio che da tempo chiede un passo indietro anche dell’amministrazione comunale di Ogliastro Cilento che ha dato tutti i necessari nulla osta all’opera.
Di recente è stato presentato anche un ricorso al tribunale amministrativo che però non ha portato allo stop dei lavori.

