La chiusura della scuola Agatino Arìa continua a tenere banco nella città di Eboli. Questa mattina, una protesta eclatante si è svolta in via Matteo Ripa, davanti all’ingresso principale del Comune. Il sindaco Mario Conte ha accolto le famiglie nel suo ufficio e, insieme al vicesindaco Gianmaria Sgritta, ha ascoltato le istanze cercando di fornire risposte. Alla base della protesta vi è la chiusura, avvenuta la scorsa settimana, della scuola situata nel centro cittadino, senza che sia stata ancora individuata una soluzione.
Le motivazioni
La causa è una “vulnerabilità sismica” riscontrata nei documenti tecnici, che ha portato alla chiusura dell’istituto. Da quel momento, la tensione non si è più placata: si sono susseguiti confronti istituzionali e un sopralluogo del sindaco Conte, accompagnato dall’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Marisei, in diversi istituti scolastici del territorio per valutare possibili alternative.
La protesta
«I nostri figli hanno il diritto di andare a scuola e vivere in maniera dignitosa il loro anno scolastico», affermano le mamme e le famiglie. «Troviamo una soluzione adeguata e cerchiamo spazi idonei che possano accogliere gli alunni per l’avvio dell’anno scolastico».
La nota del sindaco
«Faremo un ulteriore sopralluogo e troveremo una soluzione in tempi rapidissimi. Già questa mattina sto verificando la possibilità di accogliere temporaneamente gli alunni della scuola Agatino Arìa presso altri istituti della città. Chiedo alle famiglie di avere ancora un po’ di pazienza. Sono certo che sapranno apprezzare gli sforzi che, come amministrazione, stiamo compiendo, tenendo sempre presente che la sicurezza degli alunni viene prima di tutto».