Anche le criticità che hanno colpito Sapri portano alla luce le debolezze strutturali del territorio campano e, più in generale, italiano. L’attenzione si concentra ancora una volta sulla necessità di affrontare in modo risoluto l’emergenza legata al dissesto idrogeologico.
Massimo Sannino, segretario generale della Filca-Cisl Campania, è intervenuto con una dichiarazione per sottolineare l’urgenza della situazione. “La devastazione che sta colpendo Sapri dimostra tutte le debolezze del nostro territorio,” ha affermato, ribadendo un obiettivo chiaro: “non vogliamo che l’Italia sia il Paese dei disastri“. Sannino ha evidenziato che i cittadini hanno il diritto di vivere in “un territorio sicuro e infrastrutture moderne e affidabili”.
L’appello alle istituzioni per la messa in sicurezza
Di fronte agli eventi che si susseguono, il sindacalista ha lanciato un forte appello alle istituzioni a ogni livello, chiedendo un’azione immediata e concreta. È necessario che gli enti preposti “si attivino quanto prima per mettere in campo tutti gli strumenti utili a mettere in sicurezza il territorio“.
L’attuale scenario richiede l’adozione di misure non più procrastinabili. “Di fronte alla devastazione alla quale assistiamo ogni giorno, bisogna prendere provvedimenti drastici e urgenti,” ha incalzato Sannino. La posta in gioco è la salvaguardia del futuro e della vita stessa, poiché “non possiamo lasciare ai nostri figli il territorio ridotto in queste condizioni e non possiamo mettere a rischio vite umane“.
I costi della prevenzione versus quelli della riparazione
Oltre all’imperativo etico e sociale, la questione presenta una chiara rilevanza economica, che dovrebbe spingere verso la prevenzione piuttosto che la continua gestione dell’emergenza.
Il segretario della Filca-Cisl Campania ha infatti concluso la sua dichiarazione richiamando l’attenzione sui benefici finanziari degli investimenti in sicurezza idrogeologica. I costi sostenuti per riparare i danni causati dai disastri sono, infatti, molto elevati. Al contrario, Sannino ha voluto ricordare un dato significativo: “ogni euro investito nella messa in sicurezza del territorio e contro il rischio idrogeologico ne fa risparmiare ben tre“.


