CāĆØ un allarme per lāOspedale San Francesco dāAssisi di Oliveto Citra. A lanciarlo la CGIL Funzione Pubblica, in una nota firmata dal Segretario Generale Antonio Capezzuto, dai dirigenti sindacali medici Antonio Siciliano e Massimiliano Voza. La missiva mette in guardia i vertici regionali, aziendali e i dirigenti dellāospedale dal prendere decisioni senza consultarsi preventivamente con il sindacato.
Le preoccupazioni dei sindacati
Tutto ĆØ iniziato con la nota dellāAzienda Sanitaria Regionale di Salerno āUnitĆ di Integrazione della Rete dellāEmergenza e dei Tempi di Lavoroā, emessa Ā«al fine di rilevare con la massima urgenza la attuale dotazione organica del personale afferente a detto dipartimento nei vari presidi ospedalieri dellāAslĀ».
Ciò ha fatto emergere il timore che si proceda con lāindagine solo per ridurre la qualitĆ del servizio e attuare ulteriori soppressioni e accorpamenti di reparti. Secondo il sindacato, questa decisione avrĆ ripercussioni sullāintera Piana del Sele.
Ā«La recente soppressione dei posti letto di Cardiologia/Utic nellāospedale di Battipaglia, ha giĆ determinato il rapporto più basso in provincia di posto letto Cardiologia/Utic per numero di abitante per le aree interne ā spiegano dal sindacato ā e, in caso di soppressione di ulteriori posti letto di Cardiologia/Utic a Oliveto Citra, sarĆ determinato il rapporto più basso in assoluto per tutta lāarea della Valle del Sele che comprende circa 200mila abitanti con una prevalenza di popolazione in etĆ geriatrica superiore al 20 per cento, la cui maggioranza ĆØ concentrata proprio nelle aree interneĀ».
Le soluzioni per lāospedale di Oliveto Citra
Dalla CGIL, poi, proposte anche delle soluzioni per rendere la rete dellāemergenza cardiologica più efficiente senza gravare sui costi.
Lāospedale di Oliveto Citra avrĆ presto unāunitĆ di riabilitazione con 24 posti letto, una parte dei quali sarĆ necessariamente dedicata alla riabilitazione cardiologica, sottolineano dal sindacato. GiĆ oggi, precisano ancora, tutti i pazienti che necessitano di un trattamento post-operatorio nellāUnitĆ di Cardiologia di Eboli giungono ad Oliveto, oltre che nei centri del potentino potentino.
Per questo i sindacati chiedono la stabilizzazione del precariato, la velocizzazione dei concorsi, lāattivazione di un servizio di trasporto intra-aziendale tra i vari ospedali, lāattivazione di un protocollo intra-aziendale di diagnosi e cura che limiti la necessitĆ di interventi cardiologici e la creazione di un nuovo servizio di cardiologia mettendo in rete i posti letto di cardiologia di Oliveto Citra e dellāOspedale di Eboli. Soluzioni, queste, che eviterebbero sprechi di tempo, personale, risorse e vite umane.