È un grido d’allarme che unisce preoccupazione per la sicurezza stradale e richiesta di assistenza sociale quello che arriva dai residenti della zona del Moio, ad Agropoli. Da mesi, il quartiere vive una situazione di costante tensione a causa dei comportamenti imprevedibili di una donna, nota come Angelina, che sta mettendo a dura prova la pazienza e la tranquillità del vicinato.
Un pericolo costante in mezzo alla strada
Secondo le numerose testimonianze raccolte, la donna – di origini straniere – viene avvistata quasi quotidianamente in evidente stato di confusione mentale. La problematica principale, tuttavia, non riguarda solo il disagio sociale, ma un vero e proprio pericolo per l’incolumità pubblica.
La donna, infatti, ha l’abitudine di posizionarsi al centro della carreggiata, bloccando fisicamente il transito delle automobili e costringendo i conducenti a manovre brusche per evitarla.
“Si mette in mezzo alla strada e blocca le macchine, diventando un pericolo per lei stessa e per gli altri,” racconta un residente esasperato. “Abbiamo paura di investirla o di causare incidenti per schivarla.”
La giostra dei soccorsi
Nonostante le continue denunce e segnalazioni presentate alle autorità competenti, la situazione sembra essere entrata in un circolo vizioso senza via d’uscita. I residenti riferiscono di un vero e proprio “rituale” quotidiano che vede l’intervento di Carabinieri, Polizia Municipale e ambulanze del 118. Tuttavia, questi interventi si rivelano puntualmente dei palliativi: l’emergenza viene tamponata sul momento, ma dopo poche ore o il giorno successivo, tutto torna come prima.
La richiesta: “Serve una presa in carico reale”
La rabbia dei cittadini non è rivolta solo al disagio, ma all’assenza di una soluzione strutturale. Il timore diffuso è che l’inerzia burocratica possa portare a conseguenze tragiche. L’appello rivolto alle istituzioni e ai Servizi Sociali è chiaro: non si chiedono solo interventi di ordine pubblico, ma una presa in carico efficace della persona coinvolta, che evidentemente necessita di cure e strutture adeguate che non possono essere garantite dalla strada.
“Chiediamo che venga trovato un intervento efficace,” concludono i segnalatori, “per garantire la sicurezza della zona, ma anche per tutelare la donna stessa, che non può essere lasciata in queste condizioni.”
La speranza è che questo ennesimo appello non cada nel vuoto e che chi di dovere intervenga in modo risolutivo per restituire serenità al quartiere e dignità alla donna.
