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Ricorre oggi l’anniversario del miracolo della lacrimazione di Sant’Antonio a Polla

Era il 12 giugno del 2010, quando Padre Ippolito, a Polla, notò delle lacrime scendere dagli occhi della statua di Sant'Antonio

A cura di Luisa Monaco
Pubblicato il 12 Giugno 2022
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Erano all’incirca le 15.15 di Sabato 12 giugno 2010, e Padre Ippolito, un frate del Convento di Polla, passando davanti alla statua del Santo, notò delle lacrime scendere dagli occhi.

La statua sembrava come viva, gli occhi erano arrossati e lucidi, come di una persona che piange da tempo e le palpebre sembravano raccogliere le lacrime che uscivano dagli occhi; due lacrime scendevano lungo le guance.

La lacrimazione si ripetette ad intervalli irregolari fino a tarda sera e poi anche nella mattina del giorno seguente. Il 13 giugno, verso le 6 del mattino, giunse a Polla, anche Sua Ecc.za Mons. Angelo Spinillo, allora Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, dopo aver notato ciò che stava avvenendo, si inginocchiò, invocò lo Spirito Santo; pregò il Santo recitando le litanie e il canto del Si Quaeris Miracula.

Terminato il momento di preghiera diede disposizione affinché fosse prelevato tutto il liquido presente sulla statua, per provvedere ai dovuti accertamenti, e così con una siringa si riuscirono a prelevare circa 10cc di liquido; il volto fu poi asciugato con un panno di lino.

A vedere il volto umido del Santo furono sei religiosi e il Vescovo della Diocesi.

Mons. Angelo Spinillo, oggi Vescovo di Aversa, istituì una Commissione Diocesana di Indagine; che dopo otto mesi di analisi, riscontri scientifici e testimonianze ha prodotto una ricca documentazione, che l’ha spinto, il 13 febbraio del 2011, a proclamare, con Decreto, la Veridicità dell’evento. In quella stessa occasione, Mons. Spinillo ha sigillato in una teca i manutergi usati per asciugare le lacrime della Statua, che quindi sono divenute “Reliquie” testimonianza del Miracolo.

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