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Il miglior manager della sanità? E’ quello del Ruggi di Salerno

Per Giuseppe Longo il riconoscimento del Presidente della Repubblica

A cura di Comunicato Stampa
Pubblicato il 29 Aprile 2019
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Il direttore generale del Ruggi riconosciuto miglior manager sanitario in ambito nazionale. Va a Giuseppe Longo infatti, il premio internazionale «Sebetia-Ter» 2019, targa d’argento del presidente della Repubblica, insignito nel corso della cerimonia all’auditorium del conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, che assegna riconoscimenti alle personalità di rilievo nel mondo della cultura: scienze, ingegneria, medicina, arte, archeologia, giurisprudenza e comunicazione. Al manager del Ruggi, dunque, viene conferito il premio «quale miglior direttore delle strutture strategiche di vertice in ambito nazionale».

«Un ringraziamento particolare va anche all’azienda ospedaliera universitaria di Salerno – sottolinea Longo – in quanto l’attribuzione di questo premio sta ad attestare anche il lavoro svolto quotidianamente da tutti gli operatori dell’azienda che rappresenta, pertanto, il luogo ideale dove sviluppare le migliori eccellenze e risultati in campo sanitario, così come testimoniano gli ultimi dati pubblicati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali». Stando ai numeri dell’Agenas infatti, Salerno resta prima in Italia per numero di bypass aortocoronarico e migliori esiti per rivascolarizzazione miocardica acuta.

Nel precedente biennio 2015-16 saliva sul gradino più alto del podio con 348 interventi, scalzando l’ospedale Borgo Trento di Verona, fermo – per così dire – a 327, e la casa di cura Sant’ Anna hospital di Catanzaro con 322 operazioni. Oltre al bypass aortocoronarico, la Torre Cuore del Ruggi si attesta prima in Italia anche per il numero di impianti della più avanzata protesi ibrida, scalzando Bologna e mettendosi giusto in mezzo tra Gran Bretagna e Canada. Parliamo di una protesi che serve a gestire uno degli interventi più difficili in cardiochirurgia, la chirurgia dell’arco aortico (la zona dell’aorta che porta i vasi al cervello), e che a Salerno ha trovato una nuova forma di utilizzo, ponendo la cardiochirurgia dell’ azienda ospedaliera come centro di riferimento nazionale.

L’azienda ospedaliera universitaria poi, con oltre l’80 per cento degli interventi di frattura del femore eseguiti in 48 ore dal ricovero, ben lontano dalla soglia minima del 60 per cento e di quella dell’eccellenza al 70, si colloca al terzo posto in Italia. Il Ruggi partiva con un non lusinghiero 5 per cento del 2015 e l’11 del 2016. Sono alcuni degli ambiti in cui l’azienda ospedaliera universitaria salernitana eccelle. L’evento di sabato al conservatorio di San Pietro a Majella è organizzato dal presidente del centro studi di arte e cultura Sebetia-Ter, Ezio Ghidini Citro, e vede il patrocinio del consolato generale di Francia a Napoli, assessorato all’Istruzione e Politiche sociali della Regione, Federico II, Luigi Vanvitelli, università di Salerno, Parthenope, università del Sannio, Suor Orsola Benincasa, conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli, fondazione Valenzi, circolo ufficiali Marina militare di Napoli.

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