Domani, venerdì 3 ottobre 2025, sciopero generale proclamato dalla CGIL Salerno proclamato in difesa della Flotilla bloccata in acque internazionali da Israele, prima del suo arrivo a Gaza. A bordo, pacifisti di tutto il mondo, anche italiani, trasportano a bordo aiuti umanitari per la popolazione palestinese. Lo sciopero generale è stato convocato ad horas per difendere i principi costituzionali di pace, solidarietà e libertà. A partire dalle ore 9 è previsto il concentramento con presidio presso la Prefettura di Salerno, in contemporanea con altre iniziative su tutto il territorio nazionale.
“Non possiamo stare in silenzio”
Il blocco della Flotilla è una vera e propria aggressione, un crimine contro persone inermi, una violazione del diritto internazionale e dei valori costituzionali fondanti del nostro Paese.
«Non possiamo restare in silenzio di fronte a questo attacco che ha colpito uomini e donne mossi unicamente da principi di solidarietà – dichiara Antonio Apadula, segretario generale della CGIL Salerno –. È un colpo inferto all’umanità intera e un affronto alla nostra Costituzione. Difendere la Flotilla significa difendere il diritto dei popoli all’autodeterminazione, alla speranza che domani sia un giorno migliore per i palestinesi che rischiano di scomparire sotto i colpi scelerati di Israele. Non è possibile rimanere in una posizione di attesa o far finta che non stia accadendo niente. E’ necessario aprire corridoi umanitari e porre fine al genocidio, per Gaza e per la pace di tutti i popoli del mondo».
Lo sciopero e la mobilitazione nazionale sono un atto di responsabilità civile e sindacale
«Il governo italiano – continua Apadula – ha abbandonato cittadini e lavoratori italiani imbarcati in una missione umanitaria, invece di proteggerli. Questo tradisce la nostra storia e i principi su cui si fonda la Repubblica. Salerno, città di accoglienza e di lotte sociali, non si gira dall’altra parte: saremo in piazza per chiedere pace, dignità e giustizia».
La CGIL Salerno invita cittadine e cittadini, associazioni, forze sociali e politiche a partecipare numerosi al presidio sotto la Prefettura, unendo le voci della nostra comunità al coro che da Nord a Sud del Paese chiede con forza: «Giù le mani dalla Flotilla, giù le mani da Gaza».