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Pioggia di fondi per i porti della Campania: c’è anche Salerno

Milioni in arrivo per l’adeguamento strutturale e logistico dei porti campani: Salerno, Napoli e Castellammare di Stabia beneficiano dei fondi Pnrr e di altre rimodulazioni, con l’obiettivo di potenziare la competitività e l’accoglienza crocieristica della regione.

L’annuncio del viceministro Eduardo Rixi

Fondi in arrivo per la logistica e le infrastrutture portuali della Campania. Il viceministro al Mit, Eduardo Rixi, nel corso di un incontro istituzionale con i vertici dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale, ha annunciato l’arrivo di 44 milioni e 170 mila euro per il porto di Salerno e la rimodulazione delle risorse del Pnrr.

L’investimento complessivo per i porti campani, che include Salerno, Napoli e Castellammare di Stabia, ammonta a 61 milioni e 290 mila euro. Questi fondi mirano a completare strategie chiave per migliorare la sicurezza, la competitività e l’efficienza complessiva del sistema logistico del Mezzogiorno. L’obiettivo è dotare i porti di infrastrutture più moderne e sicure, integrando il sistema produttivo nazionale.

I fondi per il porto di Salerno

In particolare, il porto di Salerno si aggiudica una fetta significativa delle risorse: 13 milioni e 800 mila euro per l’adeguamento di molti moli e banchine, essenziale per la solidità strutturale e funzionale; 5 milioni e 670 mila euro per il prolungamento del molo Manfredi, cruciale per l’ampliamento dell’area destinata al traffico crocieristico. Si prevede che Salerno possa raggiungere i 300.000 crocieristi entro il 2026.

In questo contesto, la “fetta” maggiore dei finanziamenti a Salerno (circa 24 milioni e 700 mila euro) è destinata all’adeguamento strutturale e logistico dei fondali del porto commerciale.

Anche il porto di Napoli vedrà interventi significativi, con 4 milioni di euro previsti per il completamento della cassa di colmata e il dragaggio dei fondali della Darsena di Levante, ai quali si aggiungono 13 milioni e 120 mila euro per il rafforzamento e la messa in sicurezza della diga foranea Duca d’Aosta.

Il viceministro Rixi ha sottolineato che queste opere sono necessarie per consentire l’ingresso di navi da dimensioni maggiori, come i portacontainer più grandi, che richiedono fondali più profondi.

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