• Live TV Canale 79
  • Pubblicità
  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • X
  • Google news
  • Linkedin
  • App
Logo InfoCilento
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Sport
  • Eventi
  • Località
    • Salerno e Provincia
    • Piana del Sele
    • Cilento
    • Vallo di Diano
    • Alburni
    • Italia e Mondo
    • Global
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Logo InfoCilento
Cerca un articolo
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Sport
  • Eventi
  • Località
    • Salerno e Provincia
    • Piana del Sele
    • Cilento
    • Vallo di Diano
    • Alburni
    • Italia e Mondo
    • Global
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti

Pantaloni strappati e t-shirt vietate: ma il dress code tocca anche i prof?

Quando le regole sull'abbigliamento a scuola si estendono ai docenti, scoppia la protesta: chi ha l'ultima parola sul "vestire decoroso"?

A cura di Redazione Infocilento
Pubblicato il 25 Settembre 2025
Condividi
Professore

Succede spesso: le regole sul dress code a scuola sono un classico argomento di scontro tra studenti e dirigenti. Niente cappucci in classe, gonne troppo corte o pance scoperte. Ma cosa succede se le stesse regole, o almeno l’indicazione di un abbigliamento “decoroso”, vengono applicate… ai professori?

Proprio così. In diverse scuole in Italia è emerso un dibattito acceso, con i docenti che protestano contro l’imposizione di un codice di abbigliamento specifico, soprattutto se non esistono norme chiare e ufficiali a riguardo.

La contestazione dei Prof

La questione è chiara: la maggior parte dei docenti non contesta il principio di vestire in modo appropriato per un ambiente educativo, ma solleva un problema di legittimità.

Il punto fondamentale è questo: in Italia, non esiste una legge nazionale o un regolamento ministeriale che definisca in modo specifico come debbano vestirsi i docenti, a parte le norme generali di decoro (che già si applicano a tutti i dipendenti pubblici).

  • Cosa dicono i docenti? Che se un Regolamento d’Istituto (il documento interno della scuola) non specifica con precisione cosa è vietato (ad esempio, “vietate le magliette con scritte offensive” o “vietati i pantaloni corti”), un’imposizione generica del Preside o un richiamo su come si è vestiti rischia di essere illegittimo e arbitrario.
  • La Funzione Pubblica: I sindacati e i professori sottolineano che, in assenza di norme chiare, si rischia di violare la libertà personale e la dignità del lavoratore. La loro funzione è insegnare, non sfilare.

Cosa si intende per “Decoro”?

Questo è il nodo cruciale. La scuola è un luogo di formazione e, come tale, tutti (studenti e personale) sono tenuti a rispettare un certo standard di comportamento e, implicitamente, di abbigliamento. Ma quanto è soggettivo il concetto di “decoro”?

  • Per gli Studenti: Spesso si traduce in divieti più specifici (ad esempio, evitare crop top, canottiere eccessive o infradito). Questi divieti sono solitamente inseriti nel Regolamento d’Istituto e approvati dal Consiglio di Istituto, che include anche rappresentanti degli studenti e dei genitori.
  • Per i Docenti: Molti Presidi ritengono che un abbigliamento troppo casual (jeans strappati, t-shirt sportive, felpe con cappuccio) possa minare l’autorevolezza e la serietà della figura professionale. Ma chi decide esattamente dove si traccia la linea tra casual e inopportuno?

Il tuo Punto di vista conta

Questo dibattito non riguarda solo i “grandi”. La questione tocca il cuore di come si percepisce l’ambiente scolastico e la relazione tra docenti e studenti.

  1. Uniformità o Libertà? Un dress code anche per i prof aiuta a stabilire un confine chiaro tra vita privata e ruolo professionale, rendendo l’ambiente più formale? O è un’inutile limitazione della libertà di espressione che non ha nulla a che vedere con la qualità dell’insegnamento?
  2. L’Esempio: La scuola è anche un modello. Se agli studenti viene richiesto un certo rispetto per l’ambiente, è giusto che l’esempio arrivi anche dai docenti?

Per ora, la battaglia è aperta. La protesta dei prof chiede chiarezza normativa: o si stabiliscono regole precise e condivise, o le imposizioni basate sul semplice “gusto” del dirigente non possono reggere.

E tu cosa ne pensi? Un prof in t-shirt perde autorevolezza o l’importante è la lezione che fa? Dicci la tua nei commenti!

TAG:professoriscuola
Condividi questo articolo
Facebook Whatsapp Whatsapp Threads Copia Link
Nessun commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

POTREBBERO INTERESSARTI

Ebolitana: allenamenti e rifiniture per il match contro l’Agerola

Trasferta di alta quota che potrebbe consacrare gli uomini di mister Egidio…

Silvana Scocozza
Silvana Scocozza
26 Settembre 2025

“Crimini e delitti”: il femminicidio di Pierangela Gareffa

Prima puntata del programma di approfondimento sui casi di cronaca nera avvenuti…

Redazione Infocilento
Redazione Infocilento
26 Settembre 2025

Promozione, Girone D: è già tempo di big match

La terza giornata del campionato di Promozione Girone D propone un confronto…

Alessandro Pippa
Alessandro Pippa
26 Settembre 2025
  • Torna alla home

Invia il tuo articolo o la tua segnalazione alla redazione

Condividi le tue storie con noi e diventa parte della comunità di Infocilento. Dai voce ai tuoi racconti e arricchisci il portale con il tuo contributo.

  • Scopri di più
  • Redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Collabora
  • Come vederci
  • Scarica l’app
  • Newsletter
  • Privacy
  • Facebook
  • X
  • Youtube
  • Google news
  • Instagram
  • Linkedin

© Copyright 2025 InfoCilento, registrazione Tribunale di Vallo della Lucania nr. 1/09 del 12 Gennaio 2009. Iscrizione al Roc: 41551. Editore: Domenico Cerruti – Proprietà: Red Digital Communication S.r.l. – P.iva 06134250650. Direttore responsabile: Ernesto Rocco | Tutti i contenuti di questo sito sono di proprietà della casa editrice, testi, immagini, video o commenti, non possono essere utilizzati senza espressa autorizzazione. Per le notizie o fotografie riportate da altre testate giornalistiche, agenzie o siti internet sarà sempre citata la fonte d’origine. Dove non sia stato possibile rintracciare gli autori o aventi diritto dei contenuti riportati, i webmaster si riservano, opportunamente avvertiti, di dare loro credito o di procedere alla rimozione. La redazione non è responsabile dei commenti presenti sul sito o sui canali social. Non potendo esercitare un controllo continuo resta disponibile ad eliminarli su segnalazione qualora gli stessi risultino offensivi e/o oltraggiosi. Relativamente al contenuto delle notizie, per eventuali contenuti non corretti o non veritieri, è possibile richiedere l’immediata rettifica a norma di legge. 

Ad image
Ad image