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Operazione della DIA, sequestrati beni per 2,5 milioni di euro ad un imprenditore. È accusato di appartenere al clan Desiderio

Il decreto di sequestro è stato emesso all'esito delle risultanze della complessa attività investigativa condotta dalla Sezione DIA di Salerno

A cura di Comunicato Stampa
Pubblicato il 4 Novembre 2025
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DIA

La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione, in Mercato San Severino e Roccapiemonte, ad un decreto di sequestro emesso dalla Sezione Riesame e Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica di Salerno e del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, avente ad oggetto società, beni immobili e disponibilità finanziarie ritenute nella titolarità o nella disponibilità di un imprenditore di Mercato San Severino.

L’attività di indagine della DIA

Il decreto di sequestro è stato emesso all’esito delle risultanze della complessa attività investigativa condotta dalla Sezione DIA di Salerno finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale sia generica (dal 2009 al 2021), che qualificata (dal 2015 al 2017) del “proposto” (art. 4, comma 1, lett. a e c), del D. Lgs. 159/2011), riconosciute entrambe sussistenti dal Tribunale di Salerno.

Il proposto, infatti, è indiziato di appartenere all’associazione camorristica denominata “clan Desiderio”, operativa sul territorio della Valle dell’Irno, ed è stato ritenuto, per condotta e tenore di vita, sulla base di elementi di fatto segnatamente costituiti dalle risultanze investigative di un procedimento penale iscritto nei suoi confronti per reati fallimentari, che viva abitualmente, anche in parte, con i profitti di attività delittuose.

I sequestri

Il sequestro di prevenzione, in seguito all’accertamento della sproporzione tra il patrimonio di fatto disponibile e la posizione reddituale, ha riguardato un opificio, due interi compendi aziendali operativi nel settore degli allestimenti e noleggi di attrezzature per l’organizzazione di fiere ed eventi, una ditta individuale operante nel settore della ristorazione, quote di un fondo pensione e buoni postali.

Il valore complessivo del sequestro è stimabile in circa 2.5 milioni di euro.

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TAG:mercato san severinoroccapiemonte
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