L’amministrazione di Ogliastro Cilento ha approvato il rendiconto di gestione dell’anno 2024. Un fatto sul quale interviene l’associazione Ogliastro Futura, rappresentata nell’assise da Antonio Abate.
«Secondo i numeri portati in consiglio – dicono dall’associazione – siamo un comune che gode di ottima salute. Addirittura, avremmo in cassa un avanzo di amministrazione di oltre 90.000,00 euro! Ma se il rendiconto è il documento in cui rientrano tutte le spese e le entrate ci chiediamo come sia possibile che i nostri amministratori abbiano deciso di non inserire la spesa di € 493.053,22 derivante da una sentenza esecutiva di II grado di condanna di Giugno 2024. In pratica il nostro comune è stato condannato a pagare queste ingenti somme al Consorzio Acquedotti del Calore Lucano, per una vecchia causa partita più di 30 anni fa. Un contenzioso di 114.000 euro che in trent’anni di causa, per testardaggine e mala politica Ogliastrese, è arrivato a 493.053,22 euro. Come è possibile che l’Amministrazione non sia stata previdente, “accantonando” queste somme già negli anni passati? Come è possibile che, nonostante una sentenza di II grado arrivata a giugno scorso, non sia stato accantonato neanche 1 euro? Perché tutto ciò è stato nascosto? Inserire questi numeri a bilancio era un obbligo, oltre che di norma, anche morale».
«Nascondendo questi numeri sotto il tappeto, quest’anno, Ogliastro ha potuto aprire mutui o indire concorsi. Se avessimo inserito in bilancio anche solo una parte degli importi richiesti dal Consorzio, come legge pretende, non avremmo mai potuto fare determinate spese, anzi avremmo dovuto prevedere un piano per far rientrare il “debito”. Non siamo in “avanzo” ma, a tutti gli effetti, siamo in disavanzo. Di certo saremo costretti a rientrare di questo disavanzo, ma in più oggi ci stiamo aggiungendo spese che non avremmo potuto fare. Il debito salirà e sarà sulla testa dei nostri figli per i prossimi decenni. In consiglio comunale – continuano – i nostri amministratori hanno detto che ci penseremo l’anno prossimo se arriverà la condanna in cassazione aprendo un mutuo o magari vendendo dei beni comunali».
Stiamo svendendo il nostro paese per testardaggine e per una politica fallimentare che fa contento qualcuno e fa pagare tutti, soprattutto chi verrà dopo. Il bilancio deve essere veritiero, corretto e prudente, per questo chiediamo all’amministrazione di fermarsi finché è in tempo, di fermare acquisti scellerati e concorsi improponibili. Fermate questo rendiconto e riproponetelo corretto, fatelo per salvaguardare anche i responsabili degli uffici comunali e, chiunque, si è preso la responsabilità di scriverlo, di verificarlo e di approvarlo. Fatelo per i vostri cittadini».