Nella frazione salernitana di Matierno, nella storica piazzetta di via Mazzetti, quattro panchine comparse all’improvviso hanno trasformato quello che un tempo era uno spazio di parcheggio in un labirinto urbano di auto, divieti sospesi e tensioni tra residenti. L’intervento, privo di un atto ufficiale del Comune, ha acceso il dibattito sulla gestione degli spazi pubblici e sulla sicurezza della frazione collinare.
La posizione della consigliere Elisabetta Barone
La consigliera comunale Elisabetta Barone interviene con decisione, chiedendo trasparenza e risposte chiare all’amministrazione: “Non è accettabile che in un quartiere come Matierno, già segnato da carenze strutturali e difficoltà di parcheggio, si intervenga senza un atto formale e senza consultare tutti i residenti. Le regole valgono per tutti, anche per chi amministra”.
Barone ha presentato un’interrogazione consiliare al sindaco di Salerno per fare luce sull’installazione delle panchine e sulle eventuali responsabilità amministrative.
L’interrogazione
“Chiedo di sapere chi ha autorizzato questo intervento e con quali motivazioni. La piazzetta di via Mazzetti – un tempo conosciuta come Casa Roma – è oggi un punto critico per la viabilità: i posti auto sono scomparsi, il vialetto d’accesso è spesso ostruito e i mezzi di soccorso rischiano di non poter passare. È una situazione che non può restare sospesa”.
La consigliera comunale sottolinea inoltre la necessità di un confronto reale con la cittadinanza: “Non si può parlare di arredo urbano se prima non si garantisce sicurezza e funzionalità. Serve una visione complessiva per Matierno, non decisioni improvvisate. La promessa di un parcheggio nel 2027 non può giustificare anni di disordine e incertezza.”
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Invito al dialogo
Infine, Barone invita l’amministrazione comunale a ripristinare un dialogo costruttivo con i residenti della zona: “Matierno merita rispetto, non soluzioni tampone. Chiedo al sindaco e all’assessore competente di ascoltare tutti i residenti e di agire con trasparenza. Solo così si può restituire dignità e vivibilità a un quartiere che da troppo tempo attende risposte concrete”.


