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IVA: Credito 2008 non detratto, Comune di Controne soccombe in Cassazione

La Corte Suprema di Cassazione, Sezione Tributaria, ha rigettato il ricorso del Comune di Controne in una controversia fiscale con l’Agenzia delle Entrate relativa a un credito IVA maturato nel 2008. La Corte ha confermato la decadenza del diritto alla detrazione per mancato rispetto della cosiddetta cornice biennale.

Il contesto del credito e l’iter giudiziario

La controversia ha avuto origine da un credito IVA maturato dal Comune di Controne nell’anno d’imposta 2008, riportato nella dichiarazione IVA presentata per il 2009, ma non utilizzato. L’ente territoriale aveva impugnato una cartella di pagamento dovuta per l’anno 2011.

Sia la Commissione Tributaria Provinciale di Salerno sia la Commissione Tributaria Regionale della Campania , pur accogliendo parzialmente il ricorso in primo grado (con conseguente caduta dell’iscrizione a ruolo per sanzioni e interessi, non appellata dall’Agenzia ), avevano ritenuto che la possibilità di detrazione del credito IVA del 2008 dovesse essere esercitata entro il secondo anno successivo a quello in cui era sorto il credito, e cioè al più tardi nella dichiarazione IVA relativa al 2010. Tale condizione non era stata rispettata, anche considerando “omessa” la dichiarazione relativa al 2009 presentata tardivamente il 30/1/2013.

I motivi del ricorso del Comune di Controne

Il Comune ha proposto ricorso in Cassazione basandosi su due motivi.

Con il primo motivo, l’ente contestava l’utilizzo della procedura di controllo formale e della conseguente cartella di pagamento per disconoscere il credito, sostenendo che l’Amministrazione finanziaria avrebbe dovuto invece ricorrere al “più articolato procedimento di accertamento”. La Corte ha respinto il motivo, ribadendo che, in caso di dichiarazione tardiva equiparata a omessa, il credito di imposta formatosi precedentemente non può essere riportato nella dichiarazione successiva.

Il secondo motivo verteva sull’applicazione del termine biennale di decadenza. Anche questo motivo è stato giudicato infondato dalla Cassazione.

Il principio della “Cornice Biennale”

La Suprema Corte ha richiamato la sua giurisprudenza,che afferma il principio di neutralità dell’imposizione armonizzata sull’IVA. Tale principio riconosce che l’eccedenza d’imposta (pur in assenza di dichiarazione annuale per il periodo di maturazione) va riconosciuta dal giudice tributario se è dedotta “entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui il diritto è sorto“.

Nel caso specifico, i giudici di merito avevano accertato che il credito IVA era “sorto nel 2008”. Il Comune stesso aveva confermato che il credito era stato “maturato dal comune nell’anno 2008 ed è stato richiesto nella dichiarazione, presentata per l’anno 2011”. Poiché il credito era sorto nel 2008, la possibilità di detrazione massima era entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al 2010.

La Corte ha quindi stabilito che, essendo stato superato tale lasso temporale, era “maturata la decadenza, essendo stato superata la cornice biennale nei termini sopra ricostruiti”. Il ricorso è stato dunque rigettato, e il Comune di Controne è stato condannato alla rifusione delle spese di lite in favore dell’Agenzia delle Entrate.

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