Una maglietta bianca con la scritta “Oltre ogni confine”, palloncini bianchi e tanto, immenso dolore. Fumogeni e applausi. Ma soprattutto applausi e lacrime per l’ultimo saluto a Enrico e Gabriele, le due giovani vittime di un incidente stradale avvenuto sull’A2 del Mediterraneo, in direzione Sud tra gli svincoli di Campagna ed Eboli, la notte del 23 novembre. Due auto funebri che si incontrano al centro della strada. Le bare bianche di due amici uniti anche nell’ultimo estremo saluto. Le lacrime, gli abbracci, la disperazione.
L’addio ai due ragazzi
Migliaia di persone si sono ritrovate davanti e dentro la chiesa di San Michele Arcangelo, al centro del Quadrivio di Campagna. Silenzio, lacrime, preghiere. La città si è fermata, la Valle del Sele anche. Per rendere l’ultimo viaggio stremo saluto a Enrico e Gabriele si sono ritrovati i familiari straziati dal dolore, gli amici, i residenti del centro e delle zone periferiche, i commercianti.
Il saluto degli amici
Gli sportivi delle varie società di calcio della zona, gli amici delle uscite serali e quelli di scuola. Una comunità attonita, affranta, chiusa stretta in un dolore che ha tolto il fiato e che ha trovato la forza solo per le lacrime, per le preghiere; per gli abbracci di dolore. Campagna ha decretato il lutto cittadino. Serrande abbassate in tutto il Comune, attività sospese e scuole chiuse: nemmeno l’allerta meteo ha fermato le migliaia di persone giunte a Quadrivio di Campagna per portare l’ultimo saluto ai suoi due giovani figli.
L’omelia
Con il Sindaco Biagio Luongo, diversi amministratori locali tra assessori e consiglieri comunali. Ad officiare la celebrazione religiosa il Vescovo Alfonso Raimo che insieme a don Virgilio ha usato parole di affetto per le famiglie e di conforto per l’intera comunità straziata. Il Vescovo Raimo ha ricordato anche il sacrificio dei due carabinieri morti in infondere stradale sempre a Campagna.
Una comunità stretta nel dolore
Le lettere strazianti alla fine della cerimonia hanno rotto il fiato in gola di quanti hanno continuato a gremire la chiesa, il sagrato, la piazza antistante i vicoli e le strade limitrofe nonostante la pioggia e le temperature basse.

