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Morì cadendo da un ponte. Il Comune condannato al risarcimento di 800 mia euro

La Corte d'Appello condanna il comune a risarcire la famiglia di Rocco De Paola. L'uomo morì cadendo da un ponte nel 2001

A cura di Federica Pistone
Pubblicato il 18 Gennaio 2023
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Tribunale

Rocco De Paola, morì nel 2001 cadendo da un ponte dopo il cedimento di una ringhiera in condizioni vetuste. Il Comune di Padula, dove avvenne la tragedia, è stato condannato ad un risarcimento, a favore della famiglia di De Paola, di oltre 800 mila euro.

Morì cadendo da un ponte: il caso

Il Comune, attualmente guidato dalla sindaca Michela Cimino, in primo grado è stato assolto dal tribunale civile di Lagonegro. Tuttavia la corte di Appello di Potenza, a distanza di 22 anni, ha condannato al risarcimento l’amministrazione.

Rocco De Paola, padre di tre figli, morì in ospedale a Napoli dopo un mese di agonia. L’ente, sembra, stia già preparando il ricorso in Cassazione, poiché ritiene di non dover pagare il risarcimento. Nel caso specifico secondo i legali la normativa non dà responsabilità all’ente comunale ma eventualmente ad altri enti.

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I fatti

Era il 19 aprile 2001, quando, intorno alle 18, in località Bufalaria, Rocco De Paola «si appoggiava alla ringhiera di protezione del ponte Giuliano la quale a causa della vetustà e della ruggine formatasi cedeva sotto il peso corporeo dell’uomo e questi precipitava nel fossato sottostante compiendo un volo di numerosi metri». Un volo risultato fatale per il quale ora il comune è destinato a pagare, salvo decisione diversa della Cassazione

TAG:padulavallo di diano
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