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Altavilla: la processione di Sant’Antonio patrimonio culturale campano

Una festa che ha origini molto antiche quella di Sant'Antonio da Padova ad Altavilla Silentina. Riscopriamone la storia

A cura di Rosaria Mirra
Pubblicato il 19 Febbraio 2021
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Mercoledì, 10 febbraio 2021, il Comune di Altavilla Silentina ha comunicato che la particolare processione di Sant’Antonio da Padova è entrata a far parte del Patrimonio culturale Immateriale campano (IPIC) come elemento distintivo di Altavilla. Sicuramente, una notizia molto soddisfacente per il popolo altavillese.

Che cos’è l’IPIC

L’IPIC, conosciuto come Inventario del Patrimonio culturale Immateriale Campano, è stato istituito dalla Regione Campania nel 2017 con lo scopo di preservare le tradizione, le conoscenze, le pratiche e i saper fare della comunità campana, altrimenti rischierebbero di finire nel dimenticatoio.

L’Inventario è, dunque, uno strumento per proteggere la vitalità del patrimonio culturale immateriale e sostenere i soggetti, pubblici o privati, che partecipano intensamente alla sua valorizzazione e gestione.

Come nasce la devozione a s. Antonio

Questa celebrazione ha inizio nel 1799, quando la Rivoluzione francese si stava avvicinando al Sud Italia e ad Altavilla fu proclamata la repubblica. Il popolo altavillese si schierò con i Giacobini della Repubblica partenopea e nella piazza principale di Altavilla ( oggi conosciuta come Piazza Umberto I) venne piantato l’albero della libertà.

Un gruppo armato di sanfedisti, proveniente da Eboli, decise di colpire il territorio del Vallo del Calore e Alburni. Dopo alcuni attacchi effettuati dagli avversari, gli Altavillesi – poco abituati alle armi – cominciarono al affliggersi, ricorrendo così all’aiuto di Sant’Antonio, statua onorata nel Convento dei francescani. La popolazione camuffò la statua così goffamente che questo gesto provocò le risa offensive del capo sanfedista, il quale invitò i suoi combattenti a sparare.

Lo strumento utilizzato per colpire la statua fu l’obice che si spezzò in 13 pezzi. Incredulo, il comandante scappò via. Gli Altavillesi istituirono così una forte devozione per il Santo padovano, tanto da considerarlo un miracolo. Da quel momento, ogni anno,  il 13 giugno, giorno liturgico della sua festa, la statua del Santo visita tutte le case del paese. La processione inizia alle 8 del mattino e si conclude alle 23.

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