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Cosa cambia davvero tra la marijuana light e quella illegale

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17 Giugno 2020

Marijuana

La marijuana light nel nostro Paese è venduta come prodotto da collezione sia negli e-commerce che nei negozi specializzati. Ne parliamo con Weedzard, che ci spiega come l’erba legale e i suoi prodotti derivati della canapa si differenziano dalla marijuana tradizionale, cioè quella illegale, che in Italia viene smerciata da organizzazioni criminali; deve essere distinta, inoltre, dalla cannabis terapeutica, la quale può essere comprata unicamente dai pazienti in possesso di una prescrizione medica sotto forma di medicinali in vendita nelle farmacie. Ma che cosa cambia in concreto tra la cannabis terapeutica, quella tradizionale e quella light? Semplice: le prime due agiscono sulla psiche, mentre la terza no.

La marijuana terapeutica

Nel nostro Paese ci sono due tipi di marijuana terapeutica che sono considerati legali: il primo è la Cannabis FM1, con un tenore di THC compreso tra il 13 e il 20% e una concentrazione di CBD inferiore all’1%; il secondo è la Cannabis FM2, con un tenore di THC compreso tra il 5 e l’8% e una concentrazione di CBD compresa tra il 7 e il 12%. Come è facile intuire, si tratta di una differenza di non poco conto, dal momento che il CBD è in grado di contenere gli effetti del THC di natura psicoattiva. Ovviamente i pazienti non ricevono la marijuana terapeutica sotto forma di infiorescenze. La parte della pianta destinata a essere utilizzata viene tritata e poi fornita alle farmacie, dove vengono preparati dei medicinali galenici. Così, si ottengono dei farmaci in cui la concentrazione di THC è minima, nella maggior parte dei casi privi di effetti collaterali molto significativi.

Le infiorescenze

Le infiorescenze della marijuana illegale, di quella terapeutica e di quella light sono uguali tra di loro. A variare, quindi, sono altri aspetti. Nota anche come canapa legale, canapa depotenziata, erba legale o cannabis light, la marijuana light si presenta come una varietà modificata dal punto di vista genetico in modo che il contenuto di THC dei suoi fiori rispetti i limiti di legge. Per chi non lo sapesse, il THC costituisce il principio psicoattivo della canapa, ed è in grado di condizionare il comportamento umano per la sua capacità di influenzare la psiche, così che a risentirne siano anche le percezioni.

Il contenuto di THC

Il livello di THC nella canapa leggera non supera una concentrazione dello 0.6%: questa è la quantità permessa dalla legge 242/2016, dedicata alla canapa, e dalla legge 309/1990, che riguarda le sostanze stupefacenti. In pratica, non si può parlare di droga se una sostanza ha un contenuto di THC inferiore allo 0.6%. Per quel che riguarda il CBD, invece, esso si trova nelle infiorescenze di cannabis legale in quantità più che considerevoli, distinguendosi proprio dal THC. Diverse ricerche scientifiche hanno preso in esame e analizzato le proprietà del CBD, dal momento che si ritiene che questa sostanza possa innescare degli effetti positivi per l’organismo umano; si parla, in particolare, di un effetto antispastico, di un effetto antinfiammatorio e di un effetto antidolorifico.

La resina

Nella resina del fiore, le percentuali di CBD che si possono rintracciare sono variabili a seconda del metodo di coltivazione che è stato adottato, ma anche in funzione della varietà di cannabis. Nella maggior parte dei casi, la produzione di resina è direttamente proporzionale, dal punto di vista della quantità, al grado di sanità di una pianta; tuttavia è necessario sapere che esistono specie che producono resina in misura più elevata rispetto ad altre. Per quanto concerne la marijuana illegale, d’altro canto, la sua resina ha percentuali di CBD molto basse e un contenuto di THC decisamente elevato.

Come riconoscere la marijuana illegale

Spacciata dalle organizzazioni criminali, la marijuana illegale si caratterizza per un contenuto di THC che può superare il 20%, e che quindi è nettamente più elevato rispetto alla soglia permessa. Il problema è che il THC è in grado di alterare la psiche umana, quasi sempre in senso negativo. Una forte euforia è uno degli effetti più diffusi, e spesso è seguita da una condizione di fame chimica, rappresentata dal desiderio di cibi altamente calorici. Un altro effetto che si può riscontrare in seguito all’assunzione è il rilassamento muscolare molto forte. Non solo: a seconda della varietà di cannabis, la marijuana illegale può causare anche apatia, allucinazioni, vomito, attacchi di panico, ansia e paranoia.

Dove comprare l’erba legale: Weedzard

Weedzard è l’e-commerce sicuro su cui navigare quando si decide di comprare la cannabis legale. Il vasto catalogo di prodotti a disposizione garantisce una notevole libertà di scelta. Tra l’altro, questi prodotti non possono essere riscontrati dai test dei capelli e delle urine, i quali sono tarati per mettere in evidenza i livelli di THC che superano la soglia permessa. Insomma, non si ha a che fare con sostanze stupefacenti, ma con prodotti ad alto CBD, ma totalmente legali e sicuri.

Il prodotto proposto non può essere destinato ad usi non consentiti dalla legge, quale il fumo, esso deriva da varietà di canapa ammesse dalla legge e con tenore di THC non maggiore dello 0,2%.

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