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Commissariato a Vallo, la proposta di Castiello spacca anche i 5 Stelle

Dopo il sindaco Adamo Coppola anche gli attivisti esprimono malumore

A cura di Redazione Infocilento Pubblicato il 25 Maggio 2019
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Commissariato di Polizia

“Vallo della Lucania, capoluogo del Cilento, è sede di tribunale. È sede del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. È sede di diocesi vescovile. È sede ospedaliera (DEA di secondo livello). È sede di Comunità montana. È sede di sette banche, di numerose agenzie di assicurazioni e di vari altri enti pubblici e privati, taluni di rilevanti dimensioni e volume di attività; a Vallo esiste solo la compagnia dei carabinieri e un distaccamento della polizia stradale (…)”
Inizia così l’interrogazione del Senatore del M5S Francesco Castiello al Ministro dell’interno che sta creando malumori e discussioni ad Agropoli.

Ad alzare i toni, dopo il sindaco Adamo Coppola, è l’attivista 5 Stelle Roberta Oricchio: “a Vallo c’è tutto, ad Agropoli niente ed è per questo che il commissariato di polizia deve andare ad Agropoli, che è il centro più grande ed importante del Cilento, la sua capitale, che conta il triplo di abitanti rispetto a Vallo della Lucania (21.607 abitanti ad Agropoli e soli 8.475 a Vallo) e che da tempo è ridotta ai minimi termini soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e la sanità”.

“Portare la Polizia ad Agropoli non dovrebbe escludere la possibilità di portarla anche a Vallo ma, se ciò non è possibile, allora occorre ragionare per priorità ed il territorio ci dice che Agropoli ha bisogno di questo prezioso presidio di legalità non soltanto per sé stessa ma per tutti i paesi limitrofi – aggiunge – non dimentichiamo che Agropoli è snodo cruciale per raggiungere moltissime località costiere ed interne ed è vicina a Capaccio Paestum ed alla piana del Sele, altra zona da attenzionare accuratamente. Alla stazione di Agropoli c’era la Polfer, anch’essa portata via dalla spending review, almeno a Vallo è rimasta la Polizia stradale. Il vallocentrismo alla Valiante è durato fin troppo, adesso Agropoli non ci sta più ed alza la testa.

Oricchio prosegue: “Sinceramente, mi sarei aspettata supporto per la richiesta del commissariato di Polizia ad Agropoli, l’unica cosa buona perseguita negli ultimi 12 anni amministrativi. Poi, però, mi sono ricordata di quanto impegno ho sprecato per l’ospedale di Agropoli senza ricevere attenzione, mi sono sentita presa in giro ed oggi capisco che Agropoli non sarà mai una priorità finché non avremo un nostro rappresentante nato, cresciuto e “pasciuto” qui ed innamorato della nostra città al di sopra di ogni cosa, qualcuno che desideri passare alla storia per aver cambiato Agropoli ed averla portata al pari di Vallo della Lucania in termini di servizi.
È questo che mi fa indignare: che per tutti gli altri non c’è mai niente, come la questione trasporti. Facciamo un esempio: a Vallo scalo fermano le frecce, nel Vallo di Diano non c’è una sola ferrovia funzionante ed in treno, quindi, non ci si può arrivare. Il Golfo di Policastro, poi, che è una terra di una bellezza unica, è sempre e sistematicamente tagliato fuori da qualsiasi opportunità di crescita, non sento mai parlare di ammodernamento, efficientamento, implementazione e creazione di alcun tipo di servizio. Una terra che si tira avanti da sola e dove ancora si verificano problematiche da secondo dopoguerra. Nel Golfo di Policastro non c’è davvero nulla: tribunali, carceri, Polizia, servizi pubblici mirati per il turismo e la formazione. Niente. Nel Vallo di Diano, ciò che c’era è stato saccheggiato senza scrupoli. Ad Agropoli paghiamo lo scotto della politica cialtrona di politici cialtroni di destra e di sinistra”.

“Abbiamo un diamante grezzo tra le mani e nessun maestro orafo interessato a farlo risplendere”, conclude.

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