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Giuseppe Fornino lascia la carica di presidente del Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro

In una lettera spiegate le ragioni della decisione

A cura di Redazione Infocilento Pubblicato il 6 Novembre 2018
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Giuseppe Fornino ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente del Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro. Lo ha fatto tramite una nota inviata al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e al Consiglio dei Delegati del Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro.

InfoCilento - Canale 79

Questo il testo della missiva:

In seguito alla convalida delle nomine regionali e provinciali deliberata in conformità alle pertinenti disposizioni statutarie durante l’odierna riunione del Consiglio dei Delegati, superiori ragioni di correttezza istituzionale mi impongono di rassegnare le immediate dimissioni dalla carica di Presidente del Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro.
Il Consiglio, a distanza di circa due anni dallo svolgimento delle elezioni del dicembre 2016, è in carica con tutti i suoi membri – eletti e nominati – e dunque, serenamente, ritengo di considerare concluso, ad oggi, il mio ruolo di Presidente – responsabilità, quest’ultima, riservata al Consigliere che alle ultime elezioni ha riportato il maggior numero di voti nella fascia più rappresentativa.
Fin dal giorno di insediamento della Deputazione Amministrativa in carica e durante tutto il periodo di svolgimento e conclusione delle farraginose procedure di nomina portate avanti da Provincia e Regione, quella del Consorzio di Bonifica è stata una gestione i) caratterizzata dalla adozione con voto unanime di quasi tutte le delibere, ii) attenta al rispetto dei tempi procedimentali ed alle esigenze dei consorziati, e – soprattutto – iii) sana e prudente, come testimoniato dai numeri racchiusi nel bilancio consuntivo, del pari esaminato e approvato durante l’odierna seduta.
Per la serietà dimostrata nel disimpegno delle funzioni attribuite, ritengo doveroso rivolgere pubblicamente un ringraziamento sincero a Voi Consiglieri, ai membri della Deputazione Amministrativa che si sono avvicendati nel biennio 2017/2018 – vale a dire: Giovanbattista Mazza, Francesco Bellomo e Mario Trezza, da un lato, e Anna Di Somma, Paolo D’Elia ed Emilio Brunetti, dall’altro –, e infine, per l’operosità e la fattiva collaborazione quotidianamente palesate, ai dipendenti del Consorzio, in primis ai Direttori di Area Mariano Alliegro ed Emilio Sarli,.
Ancorché nella veste di Consigliere, continuerò a profondere il massimo impegno nel perseguire l’interesse di tutti i consorziati e, insieme al Consigliere Francesco Trotta, porterò avanti il programma della “Lista Fornino” vigilando con scrupolo e leale collaborazione sull’operato della nuova Deputazione Amministrativa, di cui auspico, a questo punto, l’elezione in tempi rapidi e nel rispetto della volontà di tutti i Consiglieri, eletti e nominati.
Quanto allo scenario futuro, suscitano vivo interesse le scelte che, secondo indiscrezioni varie, il Legislatore regionale sarebbe in procinto di adottare in merito al funzionamento dei Consorzi di bonifica campani.
Da un lato, andrebbe salutata con favore la volontà di attribuire in seno agli organi politici di tali Enti un maggiore (se non esclusivo) “peso decisionale” ai soli consiglieri eletti, poiché in tal modo si conferirebbe maggiore centralità agli interessi dei consorziati (si badi bene: contribuenti e diretti destinatari dell’azione amministrativa, prima ancora che elettori) e, al tempo stesso, si abbatterebbero i rischi di “interferenze politiche dall’alto”, costantemente all’ordine del giorno.
Dall’altro lato, desterebbe non poche perplessità, se confermata, la scelta di includere il nostro Consorzio tra quelli soggetti a fusione (per unione o per incorporazione, poco importa) con Enti consortili limitrofi: in via di principio e al di là di facili generalizzazioni, siffatta opzione penalizzerebbe tutte le Amministrazioni fino ad ora virtuose e premierebbe ingiustamente quelle gravate da debiti di bilancio, frutto di gestioni poco accorte, improntate a sciatteria o, peggio ancora, a dissolutezza.

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