Presidente del Parco fa il bilancio di un anno e mezzo di attivitÃ
VALLO DELLA LUCANIA. Il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino, traccia il suo bilancio a circa un anno e mezzo dal suo insediamento. Un primo periodo in cui i problemi da affrontare sono stati tanti ma tutti «brillantemente superati», dice, ricordando il problema principale, quello dei cinghiali, «un’emergenza che coi selecontrollori e le gabbie di cattura a breve sarà terminata».
A tal proposito, il presidente dell’Ente ricorda: «L’immissione di cinghiali non autoctoni non è da imputare al Parco – spiega – ma alla Provincia di Salerno che all’inizio degli anni 2000 liberò nel territorio numerosi esemplari provenienti dal Nord Europa i quali, incrociatisi con i nostrani, hanno creato una nuova specie molto più forte e prolifica. Il caso cinghiali quindi non è colpa del Parco ma se n’è fatto ugualmente carico sia per gli indennizzi sia per una risoluzione definitiva. L’emergenza è ancora viva ma i primi risultati sono già visibili».
Pellegrino continua poi il suo bilancio: «Siamo riusciti a sburocratizzare l’area del Parco, eliminando molti processi fin troppo farraginosi e complessi. Grazie all’intero direttivo oggi il Parco non rappresenta più un vincolo per chi lo abita ma un’opportunità . Stiamo tenendo fede alle finalità per cui l’Ente venne costituito».
Un altro risultato importante è «la riapertura di Villa Matarazzo a Castellabate, visitata da oltre 2mila turisti». Non solo passato ma anche futuro e progetti nella parole del presidente Pellegrino: «Come per quanto fatto a Castellabate – annuncia – a breve verranno riaperti al pubblico altre proprietà del Parco. Tra esse vi è il centro della biodiversità a Vallo della Lucania dove sorgerà un museo, in allestimento proprio in questi giorni. Il nuovo polo museale sarà costituito da un percorso didattico con guide e didascalie che accompagneranno il visitatore alla conoscenza delle specie animali che popolano i boschi, le montagne, i corsi d’acqua del Parco. In particolare la mostra sarà incentrata sul lupo e sulla lontra. È necessario che i giovani conoscano il territorio perché non si può amare e difendere ciò che si ignora».
Infine altri progetti che coinvolgeranno gli studenti: «Entro fine anno sigleremo un accordo con l’Università di Salerno per borse di studio, corsi e programmi condivisi al fine di garantire agli universitari del nostro comprensorio una formazione professionale e un più facile accesso al mondo del lavoro».