
La CISL FP del Comune di Eboli ha intrapreso una decisa azione contro l’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Mario Conte, per mancata trasparenza sul rilascio di documentazione relativa alle progressioni verticali degli anni 2024 e 2025. La vicenda, che solleva importanti interrogativi sulla regolarità delle procedure concorsuali nell’ente, ha portato il sindacato a inviare una formale diffida dopo che le richieste iniziali sono rimaste senza risposta per oltre un mese.
La controversia ha avuto inizio il 15 ottobre 2025, quando Francesco Mandia, in qualità di RSU CISL FP del Comune di Eboli, ha presentato una formale richiesta di accesso agli atti ai sensi della Legge 241/1990. L’oggetto specifico era la documentazione concernente le procedure selettive per le progressioni verticali. Nello specifico, il sindacato ha chiesto di visionare i titoli di studio, i titoli di laurea e le autodichiarazioni presentate da tutti i candidati partecipanti, in quanto l’esponente sindacale «solleva dubbi» proprio su questi documenti.
Nonostante la richiesta fosse formale, l’amministrazione comunale non ha fornito alcuna risposta, negando di fatto il diritto di accesso e alimentando le preoccupazioni sulla correttezza delle procedure.
La CISL FP ha intensificato la sua azione l’11 novembre 2025, trasmettendo una diffida formale al rilascio degli atti. Questa diffida è stata indirizzata non solo ai vertici dell’ente – il Sindaco, il Segretario Generale e il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (RPCT) Lucio Pisano – ma anche alla Procura della Repubblica e all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), segnando un netto passo in avanti nella protesta sindacale.
Nello stesso giorno, il Segretario Generale ha formalmente sollecitato il Responsabile dell’Area Risorse Umane, Antonio Savi, chiedendo «l’immediata trasmissione della documentazione» e richiamando esplicitamente il diritto del Sindacato a ottenere tali atti. Tuttavia, ad oggi, il sindacato ha registrato un nulla di fatto, confermando il perdurare dell’inerzia amministrativa.
L’accesso ai titoli di studio e alle autodichiarazioni dei candidati è considerato dalla CISL un diritto fondamentale per assicurare la regolarità delle procedure e l’esercizio del controllo democratico sull’operato della pubblica amministrazione.
Con il coinvolgimento diretto di Procura e ANAC, la CISL dimostra una ferma determinazione a tutelare la trasparenza e la correttezza delle procedure interne all’ente. Ora l’attenzione è tutta sull’amministrazione comunale, la quale è chiamata a rispondere tempestivamente alla richiesta di accesso agli atti, in linea con la normativa vigente in materia di trasparenza.