Con un lungo e appassionato intervento, Andrea Vricella, ormai ex vicesindaco di Sant’Arsenio, ufficializza lo strappo definitivo con il sindaco e la sua ex maggioranza. Il consigliere comunale affida a una nota pubblica la sua replica dopo la revoca delle deleghe, usando toni netti e senza sconti.
“Io tradito dal sindaco”
«Non mi rassegno, io combatto», scrive, lanciando un’accusa diretta al primo cittadino, colpevole – secondo Vricella – di aver abdicato al proprio ruolo di guida politica e amministrativa. L’ex assessore parla di un “tradimento umano e politico”, sottolineando come la sua fiducia nel progetto condiviso del 2022 sia stata disillusa da logiche che definisce “fredde e notarili”. Nel documento, Vricella respinge ogni accusa di protagonismo e anzi rivendica con forza il lavoro svolto, sia nei propri ambiti delegati che in supporto ad altri settori comunali. Rimarca il proprio impegno costante, le interlocuzioni con enti regionali e ministeriali e la disponibilità a trovare soluzioni per i cittadini, anche fuori dai riflettori.
L’affondo
Duro anche il giudizio sulla squadra di maggioranza: Vricella denuncia un clima interno segnato da invidie, personalismi e mancanza di visione. Parla di una maggioranza incapace di fare squadra e accusa il sindaco di non aver saputo assumere il ruolo di “capofamiglia” politico, preferendo il silenzio e il distacco. La conclusione è una dichiarazione d’intenti chiara: Vricella resterà in Consiglio Comunale, ma da indipendente. Non intende abbandonare il proprio impegno per la comunità, ma lo farà fuori dalle logiche di un’amministrazione che – afferma – non lo rappresenta più. «Continuerò a lavorare con coerenza, senza cercare approvazione da chi non la merita. Il mio impegno per i cittadini non cambia».