La questione della riapertura e del potenziamento dell’ospedale di Agropoli torna prepotentemente al centro del dibattito politico e sociale (leggi qui), accendendo la polemica a pochi giorni dalle elezioni. La miccia è stata innescata da una recente “nota” inviata dall’Onorevole Picarone al gruppo di sostegno per l’ospedale, che annuncia l’avvio delle procedure per la modifica dell’atto aziendale dell’ASL.
Secondo la comunicazione di Picarone, l’elaborato in corso di trasmissione alle Organizzazioni Sindacali, alla Conferenza dei Sindaci e alla Prefettura, prevede una significativa riorganizzazione: la configurazione del Punto di Soccorso (PS) di Agropoli come Pronto soccorso di area disagiata. L’Onorevole rassicura inoltre che, in attesa del reclutamento di personale specializzato, il punto di primo soccorso è comunque garantito. “Siamo nei termini degli impegni presi in consiglio comunale ad Agropoli,” conclude la nota.
L’accusa di propaganda elettorale
La reazione del Coordinatore Cittadino di Forza Italia, Emilio Malandrino, non si è fatta attendere ed è stata durissima. In un comunicato altrettanto incisivo, Malandrino esprime scetticismo e indignazione, parlando apertamente di “promesse elettorali farlocche” a soli sei giorni dal voto.
“Ma davvero qualcuno pensa che gli agropolesi siano imbecilli, ignoranti e/o alieni con l’anello al naso?” esordisce Malandrino, accusando apertamente chi ha diffuso la nota di tentare di “prendere in giro un intero territorio”.
L’analisi del rappresentante di Forza Italia non lascia spazio a interpretazioni ottimistiche. A suo avviso, il contenuto della nota di Picarone si riduce a mere “ipotesi improbabili” e ad un generico “…..vedremo”, che nella pratica si tradurrebbe in una copia di quanto già esistente: “il nulla”. L’accusa è quella di essere un’operazione di “propaganda misera agli ultimi sospiri” di campagna elettorale.
Il vero bisogno di Agropoli: un Pronto Soccorso autentico
Il cuore della critica di Malandrino risiede nella ferma convinzione che l’area non abbia bisogno di “contentini” o di soluzioni intermedie come il “punto di primo intervento”.
“Agropoli e l’intero territorio asservito al nostro Ospedale merita rispetto,” scrive Malandrino, ribadendo la necessità di una riapertura che sia reale e funzionale. L’esigenza non è solo un punto di primo soccorso, ma un Pronto Soccorso, supportato dai minimi reparti essenziali: Rianimazione, UTIC, Chirurgia, Ortopedia, Radiologia e Laboratorio Analisi. Questi reparti erano presenti prima della chiusura del 2013 e sono considerati vitali per “assicurare alla nostra utenza davvero la possibilità di salvare vite umane”.
La soluzione, secondo il Coordinatore di Forza Italia, è esclusivamente politica: l’intero Consiglio Regionale, a partire dalla sua prossima composizione, deve modificare in via definitiva il Piano Regionale per far rientrare l’ospedale di Agropoli nel Piano dell’Emergenza Urgenza.
“Il Cilento, Agropoli, i cittadini di questo territorio sono stanchi”, conclude.


