Il Comune di Futani, guidato dal sindaco Dario Trivelli, ha deciso di intitolare degli spazi pubblici del paese a delle persone che hanno lasciato un segno nella comunità, si tratta di Maria Raimondo e di Mons. Scanniello.
Una piazza per Mons. Scanniello
La Giunta ha deliberato di denominare ed intitolare, l’area nota come “Piazza Granci” del comune di Futani Capoluogo “Piazza Mons. Filippo Scanniello”.
La motivazione: “Alla cittadinanza del Comune di Futani è molto cara la memoria di Mons. Filippo Scanniello, nato, battezzato e cresimato in questo comune ove svolse il servizio sacerdotale per ben 55 anni fino alla data di morte nel 1992, insignito nel 1990 del titolo onorifico di “Cappellano di Sua Santità Giovanni Paolo II” per essersi distinto nel proprio Ministero a riconoscimento del servizio e della dedizione all’interno della Chiesa, ricoprendo pure l’incarico di insegnante di religione nella scuola media Statale comunale di Futani ove ebbe cura di trasmettere ai ragazzi i valori umani e cristiani che caratterizzano la cultura e la tradizione della nostra Nazione”.
Una via per Maria Raimondo
La Giunta comunale ha approvato la proposta di denominare ed intitolare l’area nota come “Via Granci” del comune di Futani Capoluogo “Via Raimondo Maria”. Ecco la motivazione: “Maria Raimondo, figura emblematica e simbolo di dedizione, ha lasciato un segno indelebile nella storia e nei cuori della comunità di Futani, Castinatelli ed Eremiti. Dopo aver conseguito il diploma al prestigioso 2° corso di ostetricia presso l’Ospedale di Salerno sotto la guida del rinomato Dr. Corsi, vinse il concorso come ostetrica condotta, iniziando nel 1936 un percorso professionale che sarebbe diventato una vera e propria missione di vita.
Per oltre cinquant’anni, Maria ha dedicato la sua esistenza a far nascere generazioni di cittadini, fornendo non solo assistenza medica ma anche conforto, forza e speranza nei momenti più delicati della vita. Con il suo operato, ha superato le sfide del tempo, spesso lavorando in condizioni difficili, in periodi in cui i mezzi di trasporto erano carenti, ed imperversava la guerra, si recava a piedi nelle frazioni e nei casolari sparsi nel territorio, portando il suo sapere e la sua umanità ovunque ce ne fosse bisogno. A Futani con il marito Sabato Cuda (originario di Futani), ha costruito la sua famiglia e ha cresciuto i suoi quattro figli ma non ha mai sacrificato il suo lavoro, sempre pronta a lasciare tutto per la chiamata improvvisa di una partoriente. Non era solo un’ostetrica: Maria era un punto di riferimento, una guida, una presenza rassicurante che incarnava il significato profondo della parola “cura.” Anche dopo il pensionamento e la morte del marito Sabato, non ha mai smesso di essere un riferimento per la comunità. Mantenendo un legame profondo con il paese, dove tornava non appena le fosse possibile accompagnata dai nipoti, ha trasmesso il legame con questo territorio, arrivata da estranea lo ha reso casa sua. Una casa sempre aperta a chiunque avesse bisogno di un consiglio, di una parola di conforto o semplicemente della sua immensa saggezza. Per lei, l’essere ostetrica non era solo una professione, ma una chiamata a servire, un impegno nato dal profondo, intriso di amore per il prossimo e di un senso innato di responsabilità.
La vita e l’eredità di Maria Raimondo rappresentano un esempio luminoso di come passione e dedizione possano trasformare una carriera in una missione, e un ruolo professionale in una ragione di vita. Grazie al suo operato, Maria non ha solo accompagnato migliaia di nascite, ma ha contribuito a far crescere una comunità intera, lasciando un’eredità che risplende ancora oggi nei ricordi e nella gratitudine di coloro che ha servito”.
L’iter per l’intitolazione
Le due delibere saranno ora trasmesse al Prefetto e al Ministero dell’Istruzione pubblica. Solo dopo aver ottenuto il visto per approvazione da parte del Prefetto e l’autorizzazione del Ministero dell’Istruzione pubblica per il tramite della competente Soprintendenza potrà procedersi all’apposizione della cartellonistica dandone ampia informazione a tutti i cittadini interessati ed agli uffici pubblici e privati che possano avere un interesse.