Una giornata carica di emozione e significato si è vissuta ad Agropoli lo scorso sabato 27 settembre. La comunità si è riunita non solo per ricordare, a 38 anni dalla sua scomparsa, l’amato Padre Giacomo Selvi, ma anche per salutare un altro pilastro della comunità religiosa locale: Don Nicola Griffo.
Un momento di profonda commozione
La Santa Messa in suffragio per Padre Giacomo, momento sentito ogni anno, ha assunto questa volta un doppio e intenso valore, trasformandosi nell’occasione ufficiale per dire addio a Don Nicola, che dopo ben 21 anni di servizio lascia la guida delle comunità del Sacro Cuore, della Madonna del Carmine, di San Valeriano e della Madonna della Pace. Numerosi i fedeli presenti per onorare il sacerdote che ha segnato un’epoca per la città. Don Nicola è atteso da un nuovo incarico presso la parrocchia di San Vito a Capaccio Scalo. Durante l’omelia, Don Bruno Lancuba, parroco della chiesa della Madonna Delle Grazie di Agropoli, ha saputo unire il ricordo di Padre Giacomo Selvi con un commosso ritratto di Don Nicola.
Le sue parole, dense di affetto e riconoscenza, hanno sottolineato l’impegno e la dedizione del sacerdote uscente nel corso di oltre due decenni. Visibilmente emozionato, Don Nicola ha voluto prendere la parola per salutare la sua comunità, ringraziando quanti gli sono stati vicini, un supporto fondamentale in questi lunghi anni di ministero. La celebrazione ha segnato anche un ideale passaggio di testimone. Era infatti presente anche Don Aniello, il nuovo parroco che subentrerà ufficialmente alla guida della comunità religiosa a partire dal mese di ottobre.
Una bellissima festa a sorpresa
Un messaggio di fraternità è arrivato proprio da Don Aniello, pronto ad assumere l’importante ruolo, che si è rivolto ai fedeli e al suo predecessore con parole di apertura e collaborazione. La Santa Messa si è conclusa in un crescendo di partecipazione: applausi scroscianti e qualche lacrima hanno accompagnato l’uscita di Don Nicola. La giornata si è poi chiusa con un ulteriore gesto d’amore della comunità, che ha organizzato per lui una festa a sorpresa, a testimonianza del legame indissolubile costruito in oltre due decenni.