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Modifica Puad a Castellabate, Maurano: replica alla minoranza

«Alcuni componenti della Minoranza Consiliare che si contraddistinguono per il poco rispetto delle discussioni istituzionali fanno un cattivo servizio di informazione ai cittadini per evidenti strumentalizzazioni politiche»

A cura di Comunicato Stampa
Pubblicato il 21 Marzo 2022
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Riceviamo e pubblichiamo, di seguito, nota stampa del vicesindaco di Castellabate, Luigi Maurano, in merito alle recenti polemiche del consigliere Domenico Di Luccia sulla modifica del Puad (Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali) decisa dall’amministrazione comunale (leggi qui). Ecco il testo della nota.

Alcuni componenti della Minoranza Consiliare che si contraddistinguono per il poco rispetto delle discussioni istituzionali fanno un cattivo servizio di informazione ai cittadini per evidenti strumentalizzazioni politiche. Infatti producono resoconti incompleti dei Consigli Comunali. Gli argomenti trattati sono stati tanti e importanti. Il principale è stato sicuramente quello riguardante il PUAD, ossia il Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali. È stato davvero surreale assistere ad urla e schiamazzi da parte di chi ha creato o mal governato questo problema. Infatti la decisione di far smontare i lidi durante l’inverno e di ridimensionare la grandezza delle strutture è scaturita dalla conferenza dei servizi indetta dalla precedente Amministrazione, durante la quale sia la Soprintendenza che il Parco hanno ribadito che i lidi dovessero smontare nel periodo invernale e che le strutture dovessero essere ridimensionate. Quindi il 12 Aprile 2021 la precedente Amministrazione Comunale, per mezzo degli uffici preposti, accetta tale decisione senza batter ciglio.

Da Aprile fino a Settembre la precedente Amministrazione ha continuato la conferenza dei servizi sapendo che si andava verso questa direzione ma senza dire nulla al settore, anzi promettendo ciò che sapeva già di non poter mantenere. Il 15 Settembre 2021 si svolge l’ultima seduta della conferenza dei servizi, nella quale il Responsabile di Area, in rappresentanza della precedente Amministrazione, “si impegna a rivisitare la documentazione tecnica entro 15 giorni e trasmettere tale documentazione rivisitata alla Soprintendenza entro la data del 30/09/2021 in modo da consentire una condivisione finale che dovrà avvenire entro la prima settimana di ottobre (4-9 Ottobre) – visti i tempi stretti connessi alla successiva ratifica in Consiglio Comunale ed agli adempimenti di smontaggio delle strutture presenti sul demanio marittimo entro la data del 31/10/2021”.

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In pratica il Consiglio Comunale a questo punto poteva solo prendere atto di un iter iniziato a Marzo 2021 e concluso sostanzialmente a fine Settembre. La presa d’atto in giurisprudenza è “la mera attestazione circa l’esistenza di un provvedimento che rientra nella competenza di altri”.

L’Amministrazione Rizzo, però, proprio per venire incontro alla categoria ha proposto contestualmente una nuova modifica del PUAD e quindi avviato un altro iter, attraverso il quale si chiede agli Enti sovra comunali anche di non far smontare le strutture oggi presenti sul litorale fino al 31 Dicembre 2023. Garantendo due estati. Infatti dal 1 Gennaio 2024 tutte le concessioni dovrebbero (a meno di altri interventi legislativi) andare all’asta per legge nazionale, a cui nessun Comune può derogare. Altra informazione distorta è stata data sulle mozioni presentate dalla Minoranza. Si vuol far credere che tali provvedimenti siano fondamentali per l’azione di stabilizzazione degli operai della Castellabate Servizi. Bugia, menzogna e illusione. Durante la discussione è stata ancora una volta chiarita la posizione dell’Amministrazione Rizzo, sensibile alle richieste dei lavoratori. Chi ha raggiunto i 36 mesi di servizio presso la Castellabate Servizi può essere stabilizzato. È facoltà dell’Amministrazione che più volte ha già rassicurato i lavoratori su questo tema. Fa sorridere che chi, per dieci lunghi anni, ha creato un sistema di precariato e di mini contratti a poche ore, cerchi di riciclarsi come paladino della stabilizzazione.

Quanta sfacciataggine, quante promesse non mantenute. Ce lo testimoniano ogni giorno gli operai. Un chiarimento è doveroso anche per la questione del Dirigente che a tempo determinato presterà servizio presso il Comune di Castellabate. Un’alta professionalità che permetterà al territorio di superare con più velocità le molteplici e pesanti criticità ereditate. Chi parla però di sperpero non analizza bene i conti, poiché non dice che c’è stato un risparmio di 33.000,00 euro con la scelta di avere il Segretario Comunale al 50% e di altre migliaia di euro con risparmi mirati. Dulcis in fundo … nel resoconto fatto non è stata inserita la spiegazione di un altro argomento discusso ieri in Consiglio Comunale. Un argomento significativo per capire il modus operandi di chi, ora, senza titolo, prova a fare la morale. Il Comune di Castellabate è stato condannato al risarcimento di quasi 4.000 euro più le spese per il CTU (oltre alle future spese per il ripristino dello stato dei luoghi) per aver eseguito, nel 2017, lavori abusivi su di una proprietà privata. Stiamo parlando del Belvedere Olearola ad Ogliastro Marina.

TAG:castellabatecastellabate notizieCilentoCilento Notizie
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