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Agropoli, il mare continua a restituire pezzi della nave affondata nel 1491

Dal mare riemergono ancora i resti della cocca genovese

A cura di Ernesto Apicella
Pubblicato il 22 Giugno 2020
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Dopo la pulizia della spiaggia in zona “Lido Azzurro”, questa mattina è stato recuperato un altro pezzo di fasciame della “Cocca” genovese, nave da carico affondata nel 1491, nella zona di mare tra la Licina ed il Fortino.
Il 15 giugno era stato recuperato presso il “Lido Oasi” un Madiere della nave, oggi un pezzo del fasciame lungo circa tre metri, ben conservato e con dei chiodi di ferro ribattuti. I bagnini del “Lido Azzurro” allertati per la presenza del reperto, hanno provveduto a recuperarlo e a metterlo in sicurezza. E’ stato subito contattato il Comandante della Polizia Municipale del Comune di Agropoli, il Maggiore Carmine Di Biasi che ha delegato “Agropoli Servizi” per il prelievo ed il trasporto del reperto presso l’Antiquarium.

Nel gennaio del 2012 il Comune di Agropoli stipulò una convenzione con la società “Legni e Segni della Memoria”, con la “Cooperativa Laboratorio Sociale Europeo Pro Natura” e con l’associazione turistica “Arenosa”, che in cooperazione con la Soprintendenza, dovevano elaborare un progetto di promozione, scavo, documentazione, recupero, studio ricostruttivo, restauro, musealizzazione e valorizzazione del relitto sommerso. Nel 2015, Giovanni Gallo dell’azienda artigiana “Legni e Segni della Memoria”, partner dell’iniziativa dichiarava: “Ancora oggi siamo in attesa di fondi ai quali non abbiamo potuto accedere. Anche l’eventuale autorizzazione delle Soprintendenza Archeologica è funzionale alla realizzabilità del progetto che per il momento non ha avuto alcuno sviluppo tangibile”. Siamo a giugno 2020 e, ogni giorno, il mare ci sta consegnando i pezzi della “Cocca” genovese affondata nel 1491.

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