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Castellabate: dall’11 al 18 Novembre “Peregrinatio dell’urna delle reliquie del Beato Simeone”

A #Castellabate si celebra l'880° anniversario della riforma agraria del Beato

A cura di Emma Mutalipassi
Pubblicato il 6 Novembre 2018
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Una manifestazione che mette insieme fede, storia e tradizione che caratterizzano il nostro territorio che ha goduto della forte presenza dell’azione dei monaci benedettini. L’11 Novembre è previsto l’arrivo dell’urna delle reliquie del Beato Simeone presso la Cappella di S.Antonio in zona Lago di Castellabate.

Gli incontri di preghiera e celebrazione in onore del santo si svoleranno tra Zona Lago, luogo dove agì sulla riforma agraria, fu artefice della bonifica e dello sviluppo agricolo del “Laris” (l’attuale frazione Lago), mediante l’acquisto di terre dai feudatari per liberare i contadini dalle loro angherie e servitù e Castellabate, a partire dal 15 novembre, dove è previsto l’arrivo per le 18.00 e qui il 16 vi sarà la festa liturgica in suo onore; l’ultima tappa a Santa Maria dove rimarrà il 17 e il 18 novembre.

Un figura di forte impronta storica per il territorio di Castellabate: Simeone fu il quarto abate di Cava, di quella celebre ed importantissima abbazia fondata da s. Alferio nel 1020 ca., e fu il primo degli abati cavensi ad essere eletto dai monaci nel 1124, mentre gli altri erano stati designati dai loro predecessori. Lo si trova come priore dell’importante monastero di S. Arcangelo nel Cilento nel 1119 e 1120. Simeone governò in un’epoca divenuta difficile sul piano politico-religioso, a causa delle lotte tra i Normanni e il Papato, svolse il suo compito in modo encomiabile, tale da suscitare la stima dei due poteri, ricevendo come altri abati di Cava, feudi, beni e privilegi che fecero grande e potente la Badia.

Per difendere le popolazioni, soggette al potere dell’abbazia, dalle incursioni saracene, portò a completamento la costruzione del castello di S. Angelo (oggi Castellabate nel Cilento), iniziata qualche mese prima dal suo predecessore s. Costabile (1123-24); in seguito agli abitanti di Castellabate concesse la proprietà delle terre con le loro case, riducendo anche le prestazioni dovute all’abbazia, comprò anche il porto ‘Lu Traversu’ dal conte di Acerno, per facilitare il commercio ed il traffico nella zona.

Governò per 16 anni e morì il 16 novembre 1140; fu sepolto nella grotta ‘Arsicia’ vicino agli altri abati e al fondatore; le sue reliquie furono varie volte riesumate e deposte nella bella ed artistica chiesa abbaziale in vari posti; finché dopo il 18 maggio 1928, data in cui fu confermato il culto del beato Simeone, da parte del papa Pio XI, le reliquie vennero deposte definitivamente sotto l’altare di S. Benedetto. Il 6 aprile 1963 fu proclamato patrono secondario di Castellabate e la sua festa si celebra il 16 novembre.

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