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Affreschi tornano al loro antico splendore: al via il restauro

Iniziato il restauro degli affreschi dell'ex cappella dell'Addolorata del Museo Diocesano di Teggiano. Torneranno al loro antico splendore.

A cura di Redazione Infocilento
Pubblicato il 6 Dicembre 2015
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Iniziato il restauro degli affreschi dell’ex cappella dell’Addolorata del Museo Diocesano di Teggiano. Torneranno al loro antico splendore.

E’ iniziato da qualche settimana il restauro del prezioso ciclo d’affreschi nell’ex cappella dell’Addolorata del Museo Diocesano di Teggiano. L’intervento è stato voluto dalla Diocesi di Teggiano-Policastro e reso possibile grazie all’intervento economico della BCC Monte Pruno di Roscigno e di Laurino. L’impresa Cartusia di Salerno, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni Storico-Artistici ed Architettonici di Salerno, si appresta ad effettuare le operazioni di recupero della pellicola pittorica degradata ed il riporto allo stato di salute originario. Le operazioni di salvaguardia riguardano sia le volte ed i sottarchi del vano affrescato, sia la parete laterale e la tomba in stucco policromo del milite Bartolomeo Francone, in una mirata azione di recupero di uno degli spazi pittorici e scultorei più interessanti della città di Teggiano e del comprensorio, spiegano dal museo.

La volta a crociera che copre il vano è interamente affrescata con tecnica policroma a nastri, florilegi ed ornati vegetali, entro cui si pongono dei cartigli a monocromo, con quattro scene che raffigurano la Presentazione al Tempio, L’Angelo in sogno a Giuseppe per la Fuga in Egitto, Gesù tra i dottori del Tempio e le Pie Donne al Sepolcro.

Nei tre sottarchi della volta sono dipinte le raffigurazioni di Cristo e le Pie Donne sulla via del Calvario, della Crocifissione e della Deposizione. Al di sotto del Crocifisso dipinto, di fronte alla tomba del milite Francone, si colloca la parete verticale affrescata con ornati, vasi floreali e con l’immagine di San Filippo Benizi, in abiti pontificali. La tecnica raffigurativa e lo stile pittorico, rimandano ad un artista vicino ai modi del pittore buonabitacolese Francesco De Martino ed all’artista che dipinse gli ornati della Spezieria e del piano nobile del chiostro dei procuratori nella certosa di San Lorenzo a Padula.

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