L’idea di farlo da soli può sembrare complicata, ma in realtà, con i consigli giusti e senza farsi prendere dalla fretta, si possono ottenere risultati davvero notevoli.
Il segreto, infatti, sta nel preparare bene le superfici e nell’usare gli attrezzi adatti. Ma quali sono i passaggi giusti da compiereper arrivare a un risultato finale di cui andare fieri?
Prima ancora di sognare il colore perfetto, bisogna osservare bene le pareti. Spesso presentano piccole imperfezioni, come buchi lasciati da vecchi quadri, minuscole crepe o ammaccature.
Ignorare tutto questo sarebbe un grande errore, perché, una volta passata la pittura, questi difetti si noterebbero ancora di più.
È qui che lo stucco diventa essenziale per chi vuole un muro liscio come si deve.
In commercio se ne trovano due tipi: quello in polvere, da mischiare con l’acqua, e quello già in pasta. Per chi non ha molta pratica, lo stucco pronto per pareti è l’ideale: ha già la consistenza perfetta e fa risparmiare tempo e fatica.
Per usarlo, basta una spatola. Se ne prende un po’ e lo si stende sul buco o sulla crepa, cercando di livellare bene.
Un buon consiglio è agire con più passate leggere invece che con una sola molto spessa, lasciando che asciughi tra un’applicazione e l’altra. Quando è tutto ben secco, una passata leggera con la carta vetrata fine renderà la zona riparata liscia e pronta per essere dipinta.
È un lavoro di pazienza, ma è determinante per ottenere un risultato ideale.
Si è già parlato di come lo stucco sia fondamentale per preparare il muro, ma vale la pena spendere qualche parola in più sui vari tipi che si possono trovare.
Non sono tutti uguali e bisogna scegliere quello maggiormente adeguato a seconda del tipo di lavoro da effettuare.
Per esempio, per i classici forellini lasciati dai chiodi o per piccole imperfezioni, esiste lo stucco leggero: si presenta come una pasta sofficissima, facilissima da applicare e, soprattutto, da carteggiare. Per fori più importanti, il trucco consiste nell’uso delle retine autoadesive in fibra di vetro.
Si applica la retina sopra il buco, facendola aderire bene, e poi si stucca sopra di essa in più passate sottili. La retina crea un’armatura che rinforza la stuccatura.
Un altro consiglio riguarda la tecnica. Quando si stucca, è utile avere due spatole: una più grande e rigida per tenere una scorta di prodotto e una più piccola e flessibile per prelevarne piccole quantità e applicarlo.
Questo metodo aiuta a non sporcare lo stucco nel barattolo e a dosare meglio il prodotto. E durante la carteggiatura, mai esagerare con la pressione. È meglio passare la carta vetrata con delicatezza, con movimenti circolari, e fermarsi non appena la superficie è liscia al tatto.
Entrare in un colorificio può creare un po’ di confusione, data la quantità di tonalità a disposizione. La maggior parte delle pitture per interni è costituita da idropitture, cioè a base d’acqua, ottime perché hanno poco odore e si puliscono facilmente.
All’interno di questa categoria, bisogna fare qualche distinzione. Per il bagno e la cucina, dove si forma vapore, serve una pittura traspirante, che lascia “respirare” il muro e aiuta a prevenire la muffa.
Per le zone dove si passa spesso, come un corridoio, è meglio usare una pittura lavabile. Se compare una macchia, basta un colpo di spugna umida e il muro torna pulito. Un’altra opzione è rappresentata dagli smalti murali, che creano una pellicola molto resistente e liscia, perfetti per punti che si sporcano tantissimo.
Infine, bisogna decidere l’effetto finale: opaco, che nasconde bene le piccole imperfezioni, satinato, che ha una lucidità molto leggera, o lucido, che riflette parecchio la luce e dà un tocco più moderno.
Per stendere la pittura servono gli strumenti giusti. Infatti, usare attrezzi di bassa qualità può rovinare anche la vernice migliore. Il primo passo è quello della protezione: bisogna coprire pavimenti e mobili con dei teli e usare il nastro di carta per definire i bordi di battiscopa, porte e finestre. Questo nastro è fondamentale per ottenere linee precise e pulite.
Per pitturare, i due accessori principali sono il pennello e il rullo. Il pennello è insostituibile per i dettagli: gli angoli, i contorni delle prese elettriche e tutti quei punti nei quali il rullo non può arrivare. Il rullo è invece utile per le grandi superfici: permette di coprire metri quadrati di parete in poco tempo e con un risultato omogeneo.
A seconda del muro, si sceglie un rullo a pelo corto (per pareti lisce) o a pelo più lungo (per muri un po’ ruvidi). Per completare l’equipaggiamento, non possono mancare una vaschetta in cui versare la vernice, dotata di una griglia per scaricare l’eccesso dal rullo, e un manico allungabile. Quest’ultimo è comodissimo per arrivare al soffitto senza l’utilizzo della scala.