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Tragedia del Ciclope, l’appello del padre di Crescenzo: “Chi sa parli”

A 117 giorni dalla tragedia del Ciclope che portò alla morte di Crescenzo Della Ragione parla il padre Antonio.

A cura di Sergio Pinto
Pubblicato il 4 Dicembre 2015
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Crescenzo della Ragione

A 117 giorni dalla tragedia del Ciclope che portò alla morte di Crescenzo Della Ragione parla il padre Antonio.

CAMEROTA. E’ la notte tra il 10 e l’11 agosto. Un masso si stacca dalla grotta in cui si trova la discoteca “Il Ciclope” ed uccide il 27enne Crescenzo Della Regione, 27 anni di Varcaturo. Tra una settimana ricorreranno 4 mesi da quel tragico evento e tramite le colonne de “Il Mattino”, il padre del giovane, Antonio, torna a parlare.

“Bisogna ragionare sulle cose e chiedere l’applicazione della legge: ed è così che ho vissuto fino ad ora, tacendo e vivendo nel riservo il mio dolore. Ma oggi sono 117 giorni che mio figlio è stato ammazzato ed ora voglio dalla giustizia quelle risposte che tardano ad arrivare”.

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Antonio Della Ragione era rimasto in disparte fin ora. Ma ora vuole la verità, vuole soprattutto che la giustizia faccia il suo corso e ricostruisca quanto accaduto. “E’ come se me lo avessero ucciso tre volte: quando quel masso lo ha schiacciato, quando qualcuno ha portato via quella enorme pietra e ora che nessuno mi da delle spiegazioni su ciò che è accaduto. Mi sento impotente”.

Gli interrogativi, insomma, sono ancora tanti. Anche cosa accadde quella notte non è ancora chiaro: stando ai racconti del cugino, unico testimone, Crescenzo si sarebbe prima accasciato sulle gambe e poi sarebbe caduto all’indietro. Il ragazzo sarebbe stato allontanato dagli organizzatori e lo scenario modificato. Non è stata infatti mai trovata una pietra con tracce di sangue e non si è individuato il punto esatto della tragedia. “C’erano tante persone – dice il padre di Crescenzo tramite Il Mattino”, mi appello alla loro coscienza: chi ha visto parli”

Intanto a finire nel mirino della magistratura quattro persone: il sindaco di Camerota, l’amministratore ella società che gestisce la struttura e due tecnici. L’accusa è di omicidio colposo.

TAG:antonio della ragionecamerotacamerota notiziecrescenzo della ragione
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