San Mauro Martire รจ definito da papa San Damaso (305-384) โil santo fanciullo che nessun supplizio era riuscito ad allontanare dalla fedeโ. ร invocato in particolare contro la tosse e la sciatalgia.
San Mauro: la storia
Originario della Libia orientale (in epoca romana nota come Sirtyde major), San Mauro Martire nasce probabilmente nel 256, allโinterno di una famiglia aristocratica locale, con cittadinanza romana.
Rimasto orfano di entrambi i genitori, abbandona i privilegi della sua condizione e si avvicina gradualmente allo stile di vita proposto da SantโAntonio Abate (251-356), considerato il โpadre del desertoโ. Affascinato dal modello eremitico seguito da molti che si ritiravano tra lโEgitto e la Libia per sottrarsi al caos cittadino e dedicarsi alla preghiera e alla meditazione, Mauro dona i suoi beni ai poveri e abbraccia la vita eremitica.
Nel 284, il nuovo imperatore Numeriano (figlio di Marco Aurelio Caro), in carica per soli 14 mesi, avvia una violenta repressione contro i suoi oppositori, includendo tra questi i cristiani. Durante questo periodo difficile, Mauro sostiene i fedeli con le parole e con lโazione.
Entrato in contatto con la corrente ariana, guidata da Ario, sacerdote di Alessandria dโEgitto che negava la divinitร di Cristo, Mauro respinge con decisione questa dottrina, affermando con forza la fede nella divinitร di Gesรน.
Nel 303, venuto a conoscenza delle persecuzioni avviate da Diocleziano (244-305), Mauro parte con sette compagni alla volta di Roma per confortare i cristiani provati da tali sofferenze. Appena arrivato, si reca sulla tomba di San Pietro per pregare. Ben presto, si confronta con la dura realtร delle persecuzioni. Durante il processo contro Saturnino e il diacono Sisinnio, assiste al miracolo del tripode, che, anzichรฉ reggere lโincenso destinato agli dei, si sbriciola come una foglia secca.
Nonostante i prodigi, lโodio dei persecutori non si attenua. Mauro affronta apertamente gli oppressori, predicando la fede cristiana e compiendo miracoli.
Viene presto imprigionato. Condotto dal prefetto di Roma, resiste tenacemente alle minacce e alle lusinghe. Anche quando viene colpito alla bocca con pietre, non abbandona la sua testimonianza. Le torture diventano sempre piรน sofisticate, ma Mauro ne esce ogni volta indenne, generando stupore tra i carnefici.
In carcere, riceve la visita confortante di papa Marcellino (29ยฐ vescovo di Roma, in carica dal 296 al 304). Riportato nel circo per farlo abiurare, Mauro rifiuta, subendo poi bastonate e flagellazioni fino alla morte. Secondo alcune fonti sarebbe stato decapitato nel 303, durante il regno di Diocleziano.
Il culto
Il culto di San Mauro รจ diffuso sin dai primi tempi, soprattutto nellโItalia Meridionale, ma anche nel Centro e Nord Italia, oltre che in Bretagna.
Nellโiconografia, San Mauro รจ rappresentato in abiti romani, con mantello rosso e palma nella mano destra, simboli del martirio. In alcune raffigurazioni, tiene una spada (strumento del supplizio), in altre il Vangelo, richiamo alla sua missione evangelizzatrice.
La festa a Capizzo
Nel Cilento, la festa di San Mauro รจ celebrata con grande solennitร . Tra le tradizioni piรน suggestive ci sono i โfocariโ, accesi dalla comunitร di Capizzo.
La sera della vigilia, la gente si raccoglie emozionata per assistere allโaccensione dei โfocariโ lungo il crinale montuoso che sovrasta lโabitato. I cumuli di legna, preparati tra la โRupe della noceโ a Magliano Vetere e Monte โChianielloโ a Monteforte, si illuminano al crepuscolo, creando unโatmosfera magica visibile anche dai villaggi vicini.
Altro segno forte รจ la palma, posta su un punto spoglio della montagna allโinizio della novena. Visibile dal paese, richiama lโavvio delle celebrazioni e il martirio del Santo.
Elemento caratteristico รจ anche il pellegrinaggio alla cappella allโalba del giorno festivo. Sulla cima del monte si erge una cappella rupestre, incastonata nella roccia e ben mimetizzata, da cui si gode un panorama incantevole sulla valle dellโAlento, dal Monte Stella al Gelbison. Da secoli, la cappella รจ meta del pellegrinaggio annuale.
Gli affreschi nella grotta, probabilmente di matrice basiliana, testimoniano la presenza cenobitica del luogo, collegata alla cappella rupestre di Santa Lucia a Magliano Vetere.
Il sentiero, a tratti ombreggiato e a tratti assolato, รจ percorso da pellegrini che portano le โcenteโ โ composizioni variopinte trasportate in cima da donne devotissime. Anche la statua del Santo รจ portata in processione da uomini valorosi.
Al suono dei canti e, a tratti, accompagnati dalla banda musicale, i fedeli si inerpicano sul sentiero con slancio e devozione. Tra le preghiere spiccano anche le parole del canto tradizionale:
โSan Mauro Santo e pio Se per noi pregate Dio le grazie piรน rare siam certi dโimpetrare.โ