LAUREANA CILENTO. Una carneficina che non sembra arrestarsi, senza un colpevole né un movente.
E’ accaduto, di nuovo, domenica, in una villetta isolata nelle campagne di Laureana Cilento: tre cani padronali, con microchip, sono stati avvelenati: uno di questi, presentava schiuma alla bocca di colore azzurro. Le telecamere di sorveglianza presenti intorno alla villetta non hanno restituito informazioni chiare, dunque non c’è risposta all’ennesima, crudele mattanza.
” La situazione sta diventando pericolosa”, afferma uno dei volontari del luogo, ” la totale assenza delle forze dell’ordine, l’indifferenza dell’Amministrazione Comunale e l’ omertà di molti sta dando il via libera all’azione sconsiderata di questo assassino. Non c’è dubbio che la persona in questione – o le persone, a questo punto nulla va dato per scontato – stiano agendo nella libertà più totale, eliminando tutti i cani che, per chissà quale ragione, provocano fastidio. Io ho intenzione di andare a fondo in questa vicenda, ” aggiunge il volontario, “ma non posso farlo da solo, non ho i mezzi né le competenze: bisogna fare squadra, è necessario che i cittadini e le autorità collaborino per scovare questo assassino, perché chi fa del male in maniera gratuita e spietata a un animale, rappresenta un serio pericolo per l’incolumità di ognuno di noi. ”
Questo è soltanto l’ultimo episodio di una lunga serie di violenze: sempre a Laureana, negli ultimi due mesi, sono stati brutalmente uccisi a bastonate due cani, Ginger e Lulù, che risiedevano in uno stallo privato e recintato; a Capaccio Paestum, su una spiaggia, è stato ritrovato Rocky, ucciso da un colpo di fucile.