Cilento

Quando ad Agropoli c’era il Fascismo

Ecco la storia della nascita del Fascio agropolese

Ernesto Apicella

25 Aprile 2020

Nel 1921 la popolazione agropolese oscillava intorno alle cinquemila persone, di cui la metà viveva costantemente nelle campagne. L’economia era prevalentemente agricola, seguita dalla pastorizia, dalla pesca e dal commercio. In quegli anni si pensava solo a lavorare per sopravvivere alla fame, alle malattie e alle guerre. Niente auto, tv, guardaroba con capi firmati, cellulari, discoteche e… spread.

21 settembre 1921. La lunga e calda estate agropolese stava per terminare. Il sole, da qualche minuto, era tramontato dietro il convento di S. Francesco e, in corso Garibaldi, i pochi lampioni elettrici erano già accesi. Il bar Italia di Giuseppe Cianfrone, Peppo Peppe, era deserto. Verso le 19.30 la saletta nel retro del bar, di solito adibita al gioco delle carte, si stava riempendo per una importante riunione politica indetta da Attilio Pecora. L’Italia, in quei mesi, era attraversata da un forte vento di cambiamento sociale e politico ed Agropoli non poteva restare insensibile alle sue folate. Attilio Pecora spiegò ai convenuti che i tempi erano maturi per fondare anche ad Agropoli il Partito Fascista. In 49 contribuirono, in quella calda serata di settembre, alla nascita del Fascio agropolese.

“…Agropolesi, la costituzione legale del fascio vuol dire disciplina, abnegazione, dedizione assoluta all’idea divenuta fede, solidarietà, battaglia della nostra generazione…” Così si leggeva dopo un anno sui muri di Agropoli. L’idea fascista stava crescendo ed il 28 ottobre 1922 numerose camicie nere agropolesi parteciparono al Marcia su Roma con Italo Balbo, Emilio De Bono, Cesare Maria De Vecchi, e Michele Bianchi.


Il 21 febbraio 1926, con una grande adunata in piazza Vittorio Veneto e alla presenza di numerose autorità politiche, militari e civili, fu inaugurata la Casa del Fascio in corso Garibaldi. Nel teatro Eva si tennero brevi orazioni di saluto da parte degli ospiti, con il saluto ufficiale tenuto da sua eccellenza On. Andrea Torre.

Il pomeriggio del 30 settembre 1926, nell’aula consiliare del Comune di Agropoli, in via Filippo Patella, si tenne l’insediamento del primo Podestà di Agropoli nella persona dell’Avv. barone Gennaro Cagnano che rispose con affetto e stima alle belle parole che gli erano state rivolte dai presenti. La cerimonia si concluse brindando con un fresco Vermuth.


La sera del 31 ottobre 1926 a Bologna, Anteo Zamboni sparò un colpo di pistola a Benito Mussolini, che ne uscì miracolosamente illeso. L’ennesimo attentato al Duce provocò una dura indignazione che sancì la promulgazione di leggi eccezionali per la sicurezza pubblica. La nascita dell’O.V.R.A. (Polizia Secreta), la pena di morte e il Confino per i dissidenti. Il Confino agropolese non si dimostrò facile per i confinati, giacché dovevano, tranne se impossibilitati, provvedere alle proprie esigenze. C’è comunque da dire che quasi tutti trovarono negli agropolesi e nelle autorità locali comprensione e disponibilità. Tra i confinati ad Agropoli, Franco Antonicelli che giunse il 30 luglio 1935 e vi rimase fino al 2 marzo 1936. Aveva 33 anni ed era un giovane di bell’aspetto, molto signorile, che si integrò immediatamente con gli agropolesi. Imparò il dialetto locale e trascrisse numerose poesie e canti cilentani. “Ruopole, bello mio, ha quattro pizzi (posti). E tutte e quattro l’aggio conosciute. A la Marina ci so’ li bellezze. A lu Comune li rose ‘carnate. Nzima lo ponte ci so’ le musse affritte (i mussi afflitti). A lu Furtino li scomunicati. Si vuoi sapere addo’ so’ le bellezze, ra la Marina a ghi’ fare la strata”. Questa è una delle tante filastrocche agropolesi recuperate da Franco Antonicelli. In soli sette mesi “il germanese”, come lo chiamavano i pescatori per via dei suoi capelli biondi, ci ha lasciato una documentazione storica di notevole interesse sulla società agropolese di quel tempo.


Il volontariato fascista era presente con tutte le sue associazioni. La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale presenziava con una forte ed agguerrita milizia che, al comando di Attilio Pecora, era il punto di riferimento per tutta la provincia di Salerno. Sempre presenti a tutte le attività politiche e sociali il Fascio femminile, gli Avanguardisti, i Balilla, le Giovani Italiane, i Figli della Lupa. Bisognava essere presenti a tutte le feste Fasciste, per gli assenti non giustificati, una sana dose di olio di ricino.


La prima scuola ad Agropoli si aprì nel 1869 e nel 1925 fu istituita la quinta classe elementare. Il 17 gennaio 1937 fu inaugurato, grazie all’interessamento di don Carmelo Merola, l’asilo comunale intitolato all’eroe di guerra “Dalmazio Birago”. Sette mesi dopo, il 27 luglio 1937, fu la volta dell’istituzione del Regio corso secondario di Avviamento Professionale con il preside Ferdinando Palazzo. Con l’anno scolastico 1939/1940 fu inaugurato il Ginnasio inferiore comunale con tre classi composte da sessanta alunni.


Tra le opere pubbliche realizzate: Il Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale (11 maggio 1924); la bonifica del fiume Testene per combattere la Malaria ( 20 giugno 1928 ); nel 1928 la costruzione del nuovo cimitero in località Moio; il Faro (7 luglio 1929); il 21 aprile del 1939 fu inaugurato l’acquedotto del Calore che per la prima volta portò l’acqua nelle case degli agropolesi; numerose altre piccole opere videro la luce in quel ventennio fascista.


Dal 2 ottobre 1935 (guerra d’Etiopia) i ragazzi agropolesi furono chiamati a partecipare a tutte le guerre dell’era fascista. Fino all’armistizio, 8 settembre 1943, gli uomini al fronte, le donne e i bambini a casa, furono sottoposti ad enormi sacrifici e ad indicibili sofferenze. Numerosi i giovani agropolesi che morirono nelle battaglie che li videro impegnati sui vari fronti di guerra. Si sacrificarono in guerra per donarci un futuro migliore. Un dono che le nostre generazioni dovrebbero onorare con più rispetto.


L’8 settembre 1943 grande festa degli agropolesi per l’armistizio dell’Italia con le forze Anglo-Americane. Ma la notte successiva, il 9 settembre, con Operazione Avalanche, Agropoli, per la prima volta, si trovò nel mirino della Seconda guerra mondiale.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Allarme siccità nel Cilento e Vallo di Diano: Consac chiede ordinanze contro usi impropri dell’acqua

La scarsità di precipitazioni piovose registrata da fine 2024 e sino a oggi nell’intera area gestita da Consac ha infatti determinato una drastica riduzione delle fonti di approvvigionamento idropotabile

Cilento, parroco perseguita una parrocchiana: condannato insieme alla perpetua

La sentenza è stata pronunciata dal giudice Concetta Serrone presso il Tribunale di Vallo della Lucania

Trentinara proclama lutto cittadino per la scomparsa di Antonella Cozzi

Trentinara in lutto per la scomparsa di Antonella Cozzi, vittima di un incidente stradale

Ernesto Rocco

30/06/2025

Agropoli: conclusa la seconda edizione della Mediterraneo Cup, tra sport, inclusione e solidarietà

Oltre trecento atleti hanno dato vita a una settimana di sport, inclusione e socialità

Laureana Cilento in festa per i 100 anni di Francesco Niglio: un secolo di vita e saggezza

Festa grande con familiari, amici e rappresentanti dell’amministrazione comunale

Gioi: festa azzurra per il quarto scudetto, una sorpresa dal Direttore Sportivo Giovanni Manna

La festa, organizzata da un gruppo di tifosi locali, si è conclusa poi con il taglio della torta e i fuochi d’artificio

Antonio Pagano

30/06/2025

Rutino si prepara all’estate: al via il cartellone degli eventi

Al via "Rutino in festa" un ricco cartellone di appuntamenti nel centro cilentano

Lustra: l’arte contemporanea conquista il cuore del Cilento

Una serata speciale in uno dei borghi più affascinanti del Cilento, dove arte contemporanea e patrimonio si incontrano per creare un’esperienza unica

Ernesto Rocco

30/06/2025

Agropoli, servizio di salvamento sulle spiagge comunali: parla Pasquale Abbruzzese, presidente Cooperativa Poseidon

La Cooperativa Poseidon Agropoli, guidata dai fratelli Antonio, Pasquale, Domenico e Alessandro Abbruzzese, è diventata un punto di riferimento per la sicurezza balneare nell’area parco di Agropoli e Capaccio

Agropoli celebra i Santi Patroni Pietro e Paolo

Ieri la festa. A partecipare anche una rappresentanza della comunità ucraina

Torna alla home