Il territorio scolastico della provincia di Salerno restituisce un’immagine plastica e allarmante della crisi demografica. Un recente dossier, elaborato dall’Ufficio scolastico provinciale di Salerno, ha messo in luce una rarefazione scolastica ormai considerata realtà strutturale, evidenziando il numero impressionante di plessi con un bacino di utenza estremamente ridotto.
I dati sono chiari e impietosi: ben 119 scuole dell’infanzia e 24 scuole primarie ricadono nella categoria dei micro-plessi, ovvero strutture con meno di venticinque alunni. Questa costellazione di mini scuole non supera in alcuni casi gli otto iscritti e solleva seri interrogativi sulla sostenibilità organizzativa ed economica del servizio.
La mappa del vuoto: Cilento e aree interne le più colpite
Il fenomeno dei plessi sotto-dimensionati non risparmia quasi nessuna area, sebbene segua un tracciato ben definito che penalizza in modo particolare il Cilento e le aree interne della provincia. Tuttavia, la crisi tocca anche l’Agro nocerino e la Costiera amalfitana, dimostrando come il calo delle nascite e la fuga delle famiglie verso i poli urbani non risparmino zone costiere un tempo considerate più resistenti.
Numeri estremi: meno di dieci iscritti
Il dossier entra nel dettaglio, snocciolando cifre che fotografano in maniera netta il vuoto. Per le scuole dell’infanzia, i dati più estremi si registrano nel Cilento a Cuccaro Vetere e Torraca con 7 iscritti e a Giungatelle di Montecorice con 8 bambini.
Anche per la scuola primaria il quadro è altrettanto critico. A Cuccaro Vetere primaria gli alunni sono appena otto, mentre a Montecorice Agnone si contano nove banchi occupati. Altri centri come Orria e Cicerale si fermano a 10 iscritti, mentre Stella Cilento e Torraca ne hanno 11.
L’elenco dei micro-numeri è lungo e si allunga con decine di plessi. Ad esempio, nel Cilento la soglia dei venti alunni non viene raggiunta in alcune aree nemmeno con l’intero bacino scolastico, come nel caso di Perito Ostigliano e Ricigliano capoluogo con diciannove alunni, o di Santa Marina primaria con venti iscritti.
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Prospettive future: chiusure e accorpamenti
Il dato di insieme delinea una situazione strutturale e allarmante, ponendo in discussione la stessa esistenza di molti di questi presidi. La prospettiva delineata dagli stessi dirigenti scolastici «non lascia spazio a illusioni»: l’orizzonte probabile è segnato da chiusure e accorpamenti progressivi.