Grande riconoscimento per il ristorante Suscettibile che si posiziona al trentaseiesimo posto nella prestigiosa guida 50 Top Italy nella categoria cucina d’autore. Come ogni anno è uscita la classifica di 50 Top Italy Cucina d’autore che fotografa il meglio dell’Italia da mangiare in diverse categorie. Nella “Cucina d’Autore” l’unico cilentano è il ristorante Suscettibile dello chef Antonio Morinelli che ha aperto la sua seconda sede a Salerno nell’anno più difficile di tutti i tempi, il 2020. La sede premiata è quella di Salerno che vede in forza lo chef Mario Quarta, abile ai fornelli e che vanta una gavetta in diversi ristoranti importanti in Francia.
Antonio, Marco, Mario e tutta la famiglia Suscettibile si ritiene estremamente soddisfatta per il grande risultato ottenuto, lo stesso Enrico commenta: “Vederci inseriti in una classifica che premia i migliori ristoranti dello stivale insieme a grandi nomi della ristorazione è una forte emozione. Un punto di partenza che ci stimola a migliorare ancora un progetto che portiamo avanti con grandi sacrifici e passione da anni. Sono queste le cose che ci fanno capire che la direzione intrapresa è quella giusta, la ristorazione sta cambiando e noi siamo felici nel nostro piccolo di far parte di questo cambiamento. Il nostro motto resta fedele nel tempo e sul territorio: ‘Siamo come siamo, siamo di questa terra e diamo tutto per lei’. Come sempre, non vediamo l’ora di portare in tavola questo concetto e far vivere nuove esperienze ai nostri ospiti”.
“Nel centro di Salerno un piccolo e prezioso giardino anticipa una sala elegante e ariosa in cui poter magiare attingendo in maniera libera alla carta o seguendo le proposte di degustazione create dallo Chef Mario Quarta. I piatti che si ispirano alla tradizione sono ben rodati come la sublime Genovese di tonno, la tecnica è evidente in quelli d’impronta creativa. Tutti hanno l’aspetto scenico evidente volto ad incantare e a raccontare un territorio complesso e ricco. Sala professionale e bella carta dei vini”.
La cucina, come si può intuire, è d’autore. Piatti strutturati attraverso un pensiero ben definito che mette sempre al primo posto il territorio. Cotture eccellenti, pochi ingredienti in ogni piatto e uno stile che tende a valorizzare quello principale. Un percorso gastronomico interessante che può arrivare a costare massimo poco più di 100€.
“Il segmento cucina d’autore – spiegano i tre curatori della guida Barbara Guerra, Albert Sapere e Luciano Pignataro – è formato da quei ristoranti in cui si può vivere una grande esperienza gastronomica, con una spesa contenuta, nel nostro caso con poco più di cento euro a persona come spesa massima. Una cucina gastronomica che ha prezzi troppo importanti e fuori dalla portata dell’italiano medio. Dunque volevamo mettere in luce quei ristoranti che hanno un’attenzione ai clienti sul prezzo, senza lesinare su materia prima, creatività e accoglienza.”
Un percorso che può essere intrapreso attraverso diversi menù degustazione o alla carta. Il tutto allineato ad una importante carta dei vini che pone l’attenzione sia al territorio cilentano che italiano. Diverse etichette estere molto interessanti e una importante scelta di champagne.
Zia Restaurant di Antonio Ziantoni, a Roma, è il miglior ristorante di Cucina d’Autore in Italia per 50 Top Italy, la guida online del meglio del Made in Italy dentro e fuori dai confini nazionali. Al secondo posto Dina di Alberto Gipponi, a Gussago. Al terzo posto DaGorini di Gianluca Gorini, a San Piero in Bagno.
Quarta posizione per Antica Osteria Nonna Rosa di Peppe Guida, a Vico Equense; quinta posizione per Marotta Ristorante di Domenico Marotta, sempre in Campania ma a Squille, provincia di Caserta; sesta posizione per Condividere, a Torino, con alla guida Federico Zanasi; settima posizione per Villa Maiella a Guardiagrele, della famiglia Tinari; ottava posizione per Abbruzzino, guidato da Luca Abbruzzino, a Catanzaro; nona posizione per il Gambero Rosso a Marina di Gioiosa Ionica, della famiglia Sculli. A chiudere le prime dieci posizioni Abocar Due Cucine a Rimini, di Mariano Guardianelli.