Riceviamo e pubblichiamo, di seguito, la lettera di un nostro lettore relativamente allo stato dei luoghi in località Scogliera, già oggetto di una denuncia da parte di un altro cittadino (leggi qui):
“Appena pochi giorni dopo la segnalazione effettuata dall’amico Paolo Avallone riguardante la protezione del giglio marino, si è provveduto a “ripristinare” lo stato dei luoghi dell’area protetta in località Scogliera. Ritengo, quindi, che tante piccole segnalazioni come quest’ultima possano contribuire a sensibilizzare sempre di più i cittadini e, perché no, possono essere considerate iniziative a supporto dell’Amministrazione la quale in questo periodo certamente avrà tante cose alle quali dedicarsi.
Il Problema, però, è non concentrarsi solo su alcune delle zone protette ed estendere l’impegno verso tutti i luoghi di interesse ambientale altrimenti finiamo di commettere “l’errore” commesso ultimamente da un Carneade sedicente attivista del WWF accanitosi sulla questione “Green Village” sorto, perché inizialmente autorizzato, sotto la parete rocciosa della Scogliera. Il principio deve essere uguale per tutti di tal che, pur comprendendo che “…a stomaco pieno si ragiona meglio” non si capisce perché si ci dedica al “Green Village”, dove l’area protetta è stata mantenuta intatta dai gestori, e non ci si accorge – considerato che per arrivare al “green village” si passa per l’area oggetto di segnalazione dell’amico Paolo- che c’è un’area protetta che è diventata un parcheggio per auto.
Dobbiamo salvaguardare il nostro territorio con la cultura che solo noi indigeni abbiamo senza il supporto di nessuno che si erge a giustizialista venendo ad Ascea due volte all’anno.
Dobbiamo unirci e contribuire, con piccole istanze –o segnalazioni- fatte da ognuno di noi, al miglioramento del Nostro Paese. Tutti insieme, indistintamente. Insieme verso un obbiettivo comune ovvero che Ascea torni ad essere uno dei fiori all’occhiello del Cilento. Viva Ascea Viva gli asceoti.” Nadio Di Genio
