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Un “solidus” rinvenuto a Paestum

La Scuola di specializzazione in Archeologia dell’Università degli Studi di Salerno e dell’Orientale di Napoli, dirette da Fausto Longo, ha portato alla luce una moneta di bronzo con il viso dell’imperatore Marco Aurelio Probo e una gemma con l’immagine di Zeus

A cura di Serena Vitolo
Pubblicato il 27 Settembre 2023
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Paestum

La Scuola di specializzazione in Archeologia dell’Università degli Studi di Salerno e dell’Orientale di Napoli, dirette da Fausto Longo, ha portato alla luce una moneta di bronzo con il viso dell’imperatore Marco Aurelio Probo e una gemma con l’immagine di Zeus su trono, con l’aquila e lo scettro.

Le scoperte archeologiche sono state effettuate in una zona di 700 metri, quasi del tutto finora inesplorata, ricca a quanto pare di tracce vivide riconducibili alla funzione dell’impianto termale a Paestum.

Finora, dalle campagne di scavo erano emerse centinaia di ex voto, statue ed altari ma la particolarità di questa occasione è il luogo in cui il solidus, il soldo di bronzo dedicato a Marco Aurelio Probo, è stato scoperto. Si tratta di un’area dedicata alle terme, attività ritenuta quotidiana sulla quale si incentrava la vita di un’epoca che continua a dimostrare larghezza di vedute, modernità ed attenzione al benessere fisico ed interiore.

Presenza di monete a conferma dell’uso delle terme

La presenza di monete conferma l’uso delle terme fino al III secolo d.C., mentre le mura crollate fanno pensare ad un forte sisma in seguito al quale le terme, che s’affacciano sull’asse viario Porta Marina-Porta Sirena, non furono mai ricostruite con lo spopolamento dell’area.

Enorme soddisfazione da parte della direttrice Tiziana D’Angelo che, nell’occasione, ha comunicato al pubblico la riapertura del museo, chiuso per lavori di manutenzione e restyling.

Nello specifico di quest’ultima scoperta, è confermabile che la storia di Paestum testimonia l’influenza dei Greci nell’Italia meridionale e l’importanza di Poseidonia come centro culturale e commerciale dell’epoca.

Le rovine di Paestum sono una testimonianza preziosa del passato e offrono ai visitatori l’opportunità di immergersi nella ricca storia dell’antica Magna Grecia.

Paestum “vive e prospera” come importante centro commerciale dell’epoca

Paestum è un antico sito archeologico della Campania, noto per i suoi ben conservati templi greci e le sue rovine. La storia di Paestum risale a oltre 2.500 anni fa, quando fu fondata come colonia greca chiamata “Poseidonia” nel 600 a.C. dai coloni greci provenienti da Sybaris. La città prosperò come importante centro commerciale nel periodo arcaico, grazie alla sua posizione strategica lungo la costa del Mar Tirreno e al suo fertile terreno agricolo.

Oggi, Paestum è un’importante attrazione turistica e un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Oltre ai templi, le rovine includono anche le mura della città, il teatro e le abitazioni degli antichi abitanti.

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