È un pomeriggio amarissimo per la Salernitana. I granata perdono per due reti a zero il big match contro il Catania, allo stadio ‘Massimino”, cedendo il passo al Benevento, che si prende la testa della classifica (a pari punti).
Il match viene deciso da una perla di Cicerelli, nella prima frazione, e da una rete di Forte nella ripresa. Resta, per gli ospiti, il rammarico di non avere avuto la capacità di reagire allo svantaggio, lasciando gioco facile al Catania, nella seconda frazione.
Gli uomini di Raffaele, però, non avranno tempo di leccarsi le ferite: domenica prossima all’Arechi arriva la Casertana e l’incrocio tra Benevento e Catania offrirà la possibilità di rosicchiare punti alle dirette concorrenti, immediatamente.
È un primo tempo all’insegna della monotonia, quello tra Catania e Salernitana.
Ritmi alti, ma squadre più preoccupate a non sbilanciarsi che a colpire in avanti, le difese ben organizzate fanno il resto.
In avvio si fa preferire il Catania con un paio di scorribande di Cicerelli. Dalla mezz’ora le squadre si allungano un po’ e la Salernitana prova ad approfittarne con un combo veloce tra Inglese e Ferraris, a liberare il venti in buona posizione, ma il tiro incrociato è troppo debole per impensierire.
Questa l’unica conclusione nello specchio degli ospiti. Al 38’, è Emanuele Cicerelli a spezzare la monotonia del pomeriggio catanese con un goal d’autore su calcio di punizione dai venticinque metri.
Il fantasista degli elefantini firma il goal dell’ex, disegnando un arcobaleno che bacia la traversa e si insacca, non lasciando scampo a Donnarumma.
Nel finale, la Salernitana prova a imbastire qualcosa in avanti, ma con poca convinzione e ancor meno idee.
Nella seconda frazione la Salernitana non riesce quasi mai a impensierire il Catania, subito pericoloso con Lunetta.
Prodigioso Donnarumma nella circostanzaAl 55’, i padroni di casa raddoppiano con Forte, che punisce un intervento errato di Golemic di testa.
Si tratta di fatto del colpo del k.o., in quanto la Salernitana non riesce a trovare soluzioni per scardinare l’attenta difesa dei siciliani.
Fatta salva una conclusione di Villa dalla distanza. Al 68’ mister Raffaele va al triplo cambio, sostituendo due terzi del reparto offensivo: dentro Matino, Knezovic e Liguori, fuori Anastasio, Ferraris e Ferrari.
In contemporanea avviene anche il passaggio al 4-2-3-1. Le variazioni, però, non sortiscono gli effetti sperati, anzi è il Catania ad andare vicino al colpo del ko in due circostanze con Rolfini e D’Ausilio.
Nel recupero, è ancora il Catania a farsi vedere in avanti con Rolfini, ma Donnarumma salva ancora, evitando un passivo peggiore.