Il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha formalizzato un importante passo avanti verso l’integrazione sociale e la tutela ambientale. Il 4 dicembre 2025, il presidente dell’Ente Parco, Giuseppe Coccorullo, ha siglato un protocollo d’intesa con Maria Rosaria Duraccio, presidente di Mo.V.I.Ca. APS e componente del Gruppo Accessibilità Universale dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. L’accordo mira a consolidare un modello di gestione che unisca la protezione della natura alla garanzia di accesso per ogni cittadino.
Obiettivi del protocollo tra Parco e Mo.V.I.Ca.
L’accordo si fonda su tre pilastri fondamentali: accessibilità, inclusione e ambiente. Attraverso questa collaborazione, l’Ente Parco intende rafforzare il proprio impegno nel segno della sostenibilità e dell’accoglienza. Il presidente Giuseppe Coccorullo ha sottolineato come la sottoscrizione rappresenti una conferma della volontà istituzionale di promuovere la tutela territoriale senza tralasciare la dimensione sociale.
Il protocollo mette al centro la qualità della vita e lo sviluppo sostenibile, avvalendosi dell’esperienza ventennale di Mo.V.I.Ca. APS nella difesa dei diritti umani e civili delle persone con disabilità.
Il valore istituzionale e umano dell’accordo
Per Maria Rosaria Duraccio, la firma del documento assume un rilievo che travalica l’aspetto puramente burocratico. Durante l’incontro, ha dichiarato: “La firma di questo documento rappresenta per me un momento di particolare significato, non solo sul piano istituzionale, ma anche umano e personale. È il risultato di un lavoro lungo, coerente e portato avanti con la convinzione che i diritti delle persone con disabilità non possano essere considerati un tema separato o residuale, ma debbano attraversare tutte le politiche pubbliche, a partire dalla pianificazione dei territori”. La sua visione sottolinea la necessità di integrare l’accessibilità in ogni fase della governance territoriale.
Verso un modello di accoglienza universale
L’Ente Parco prosegue nel suo ruolo di guida per garantire che l’area protetta sia fruibile da chiunque. L’accordo apre nuove prospettive per il miglioramento del litorale e delle zone interne, con l’obiettivo di eliminare le barriere architettoniche e sensoriali.
L’intento è quello di trasformare il Cilento, il Vallo di Diano e gli Alburni in un modello di accoglienza replicabile, dove l’identità del territorio venga esaltata dalla capacità di ospitare tutti i visitatori, garantendo un godimento pieno del patrimonio naturalistico dalla costa fino all’entroterra.
